Calcio Totale Racconta

Bonucci: “Allegri? Trattato come un estraneo, non mi ha mai chiamato per dire…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 14/07/2024

L’ex difensore bianconero ha ricostruito l’ultimo addio alla Juve e il rapporto conflittuale con Massimiliano Allegri. Traspare ancora tanto rancore: “Sono stato al centro sportivo un mese e mezzo, non c’è mai stato un segnale da parte sua. Io sono orgoglioso, ma non avevo fatto nulla di male…”

Si è ritirato al termine della stagione sportiva e adesso è pronto reinventarsi in un altro ruolo nel mondo del calcio. La Juve è la parentesi più bella e complicata della sua vita, segnata da tanti successi e qualche delusione. E’ stato tra i pilastri della famosa BBC, per otto anni ha formato la diga bianconera. Leonardo Bonucci si ritiene juventino nell’anima, nonostante la parentesi al Milan dopo la rottura con Allegri.

 E proprio del tecnico livornese è tornato a parlare in queste ore in una lunga intervista rilasciata al Basement. Con grande schiettezza e pochissimi filtri, ha provato a ricostruire l’addio alla Juve: messo fuori rosa dal club, dopo la decisione del tecnico di tagliarlo perché non rientrava più nel progetto sportivo. Bonucci ha usato parole forti, tra i due si era definitivamente incrinato il rapporto umano. Tutto quello che non ha digerito l'ex capitano bianconero. 

"Ci siamo salutati una volta rientrati dalla trasferta - spiega Bonucci, come ogni volta che finisce la stagione. Come è stato? Come se fossi un estraneo per lui. Mi è stato comunicato dal direttore, ma lui non mi ha mai chiamato, insomma dopo otto anni insieme ti aspetti altro. Sono stato al centro sportivo un mese e mezzo, non c’è mai stato un segnale da parte sua. Io sono orgoglioso, ma non avevo fatto nulla di male. Mi aspettavo che la decisione di farmi fuori me la comunicasse lui con un confronto normale tra le parti. Non è andata così".

di Mario Lorenzo Passiatore

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