Serie A

Milan, Conceicao: “Se sono qui vuol dire che qualcosa è andato storto…”

31/12/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

Nel corso della conferenza stampa si è presentato il neo tecnico rossonero ai media e ai tifosi. Subito segnali chiari e diretti all’ambiente: “Sono allenatore da 13 anni, non ho cominciato ieri. Loro sanno che hanno davanti qualcuno diretto. Ci saranno sempre 11 più contenti, chi va in panchina un po' meno…”

Il Milan volta pagina e in chiusura di 2024 cambia allenatore e staff per provare a raddrizzare una stagione carica di alti e bassi. Hanno fatto discutere le modalità dell’esonero di Fonseca, è stato lo stesso tecnico portoghese mentre lasciava il parcheggio di San Siro ad annunciare il suo addio. Non proprio il massimo dal punto di vista comunicativo per un club come il Milan. Da un portoghese a un altro, con caratteristiche decisamente diverse, sarà Sergio Conceicao l’uomo della ripartenza nel 2025. L’ex Porto si è presentato ufficialmente ai media nel corso della conferenza stampa mattutina.

"Sono orgoglioso – spiega Conceicao. E’ un piacere per me venire a lavorare in una squadra così importante. Per me è un piacere, un orgoglio, un passo in avanti nella mia carriera e di quella del mio staff. I tifosi sono l'anima del club. Senza di loro è difficile vivere e crescere, e noi dobbiamo rispettare questi valori ed in questo senso lavorare e dimostrarci essere all'altezza del Milan. Se sono qua non è un buon segno, significa che qualcosa non è andata bene. Non c'è tanto tempo per lavorare sulla partita contro la Juventus. Non ci lamentiamo, non cerchiamo scuse". 

Sul tavolo tanti problemi da risolvere e diversi impegni ravvicinati nel mese di gennaio, a partire dalla Supercoppa Italiana con la Juve, esordio col botto proprio contro suo figlio Francisco che sta ben figurando con la maglia bianconera.

"Non c'è il problema di una cosa, ci sono tante cose che non funzionano. Altri preferiscono parlare di tattica, altri di problemi fisici, altri mentali. Paulo ha avuto bellissimi periodi qua, altri non tanto, ma questo fa parte del mestiere dell'allenatore. Noi cerchiamo sempre la perfezione, ma non è possibile. GIochiamo contro avversari di qualità, sia in Italia che in Champions League, ma noi siamo preparati per questo. Ma non voglio entrare nei dettagli”.

Il nuovo approccio di Conceicao e messaggi chiari all'ambiente Milan. “Cambiare adesso è difficile. Sono allenatore da 13 anni, non ho cominciato ieri. Loro sanno che hanno davanti qualcuno diretto. Ci saranno sempre 11 più contenti, chi va in panchina un po' meno. Ma questa è la gestione del gruppo, comunicazione diretta, allenamento al massimo. Possono anche essere un po' più tristi perché non giocano, ma questo deve dare forza, come la pressione, che fa parte dei grandi club. Allora siamo fiduciosi di fare un buon lavoro, ma le parole restano parole, i risultati contano". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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