Fede, calcio e treccine. Oggi è un
pastore religioso e ha fondato anche una chiesa, ha confessato di aver visto
più volte Dio, il quale gli avrebbe suggerito di diventare suo pastore. Tra
apparizioni divine e previsioni fantasiose, come quelle di una donna che gli
aveva anticipato la sua futura carriera religiosa. E alla fine è andata proprio
così.
Taribo West ora ha cambiato vita, ma prima era
molto altro da ex calciatore di Inter e
Milan. Gli aneddoti sul nigeriano si sprecano, soprattutto durante la sua
permanenza all’Inter dal 1997 al 2000. I sogni premonitori c’erano già da
giocatore: “Dio mi ha detto che avrei
giocato”, sussurrò a Marcello Lippi durante una rifinitura all’Inter. “A me non ha riferito nulla” rispose con
grande ironia il tecnico di Viareggio che preferì non schierarlo titolare.
West ha
colorato a modo suo le giornata di Vieri
e soci alla Pinetina. Le ultime dichiarazioni sull’ex difensore nigeriano sono
di Gianluca Pagliuca, storico portiere di quegli anni e compagno di avventure
di Taribo anche oltre il rettangolo verde.
Un uomo
dominato dall’istinto e da una serie di bugie bianche che lo hanno accompagnato
per ampi tratti della sua carriera. Come le storie dei lutti in Nigeria,
studiati ad arte per prolungare la permanenza insieme alla sua famiglia.
Pagliuca ne ha parlato con dovizia di particolari a Studio Azteca Tv.
“Potrei stare un mese a raccontare
gli aneddoti di Taribo West all’Inter. E’ stato mio compagno di stanza ed era
un disastro, non mi faceva dormire, mi disturbava, telefonava alle tre di
notte, accendeva la luce, tirava l’acqua, urlava con sua moglie, andava in
cucina e lasciava la luce accesa. Non conosceva il significato della parola ‘rispetto’,
lui era così, viveva così. Però mi faceva morire dal ridere. Quando andava in
Nigeria per la sosta delle nazionali, tornava sempre una settimana dopo. Una
volta gli era molta la nonna, la volta successiva la zia, poi la bisnonna.
Arrivava sempre in ritardo di qualche giorno perché c’era un funerale improvviso di un suo
parente”.
di
Mario Lorenzo Passiatore