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L’aneddoto dalla Spagna: “Simeone chiamava Messi con un soprannome per non spaventarci”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 17/12/2023

Un nomignolo per rassicurare i suoi calciatori durante gli allenamenti e preparare al meglio le partite con il Barcellona. Un allenatore della Liga ha utilizzato ogni mezzo pur di fermare la Pulce in partita, puntando tanto sull’aspetto psicologico. “Non diceva 'Messi', non lo faceva mai. Si riferiva a lui chiamandolo in un altro modo…”

Guai a nominare il nome Messi in allenamento. E’ un retroscena che strappa un sorriso e che fa capire quanto fosse temuto in Spagna con la maglia del Barcellona. Proprio così, nel preparare la partita contro i blaugrana, ogni esercitazione tattica aveva al centro il nemico numero uno, quello da isolare per evitare danni seri nell’economia della partita.

Siamo a Madrid, sponda Atletico e il protagonista dell’aneddoto è il Cholo Simeone. A svelare la storia è Filipe Luis, ex terzino dei Colchoneros, ai microfoni di Charla Podcast. “Non diceva 'Messi', non lo faceva mai. Si riferiva a lui chiamandolo 'Il Nano'".

Un appellativo che dal punto di vista di vista psicologico non incuteva certo timore. Una formula per sminuire il calciatore più forte al mondo, durante gli allenamenti. "Leo è di gran lunga il miglior calciatore che io abbia mai affrontato su un campo di calcio. Per marcarlo – continua Felipe Luis - dovevo rimanere concentratissimo. Io ho visto praticamente tutte le partite che ha giocato Messi dal 2006 al 2016, era un pazzo in campo". Insomma, le gabbie in campo era tutte per “Il Nano”, mai per Leo Messi.

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