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Fantasfighe: “Ho rifiutato lo scambio del secolo, adesso mi gratto i gomiti nella cenere bollente”

20/11/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

Ciao, mi chiamo Sergio e sono un habitué delle vostre rubriche. Ci siamo incontrati due anni fa, quando vi ho raccontato della mia zattera che affondava in pieno oceano a zero punti.  L’ho fatto grossa, ho declinato un’offerta galattica e adesso annego nei sensi di colpa.

Bene, ci risiamo perché negli anni le cose non sono mai cambiate durante le pause nazionali. Sono ancora ultimo in classifica nella Lega Fantatop, ma questa volta qualche punto sono riuscito a farlo. Sulla spalle di Leao, Lukaku, Koopmeiners, Samardzic, Bernabè, Acerbi e Rrahmani, pensavo di aver costruito un telaio importante per cucinare i miei polli. E invece, anche quest’anno, nel microonde ci sono finito io.

“Stanchissimi”, ci chiamiamo così, forse logorati da una serie di ingiustizie che ci perseguitano da anni. Ho preso tutta gente tosta ma in crisi cronica che la porta non la vede neanche per sbaglio. “Ad agosto tutto su Koopmeiners”, ho provato per anni a prenderlo, senza mai spuntarla. Ho atteso in silenzio, con profonda solitudine la lettera K.

144 fantamilioni di asta e di ansia, finalmente mio. Sì, ho perso la bussola e continuavo a rilanciare di default. Sentivo le goccioline di sudore che scivolano rapidamente sulla schiena, per la felicità provavo un forte bruciore allo stomaco, fortunatamente tra noi c’era un infermiere. Koop mi ha ricambiato con zero gol e una costola fratturata. Dopo l’infortunio accusavo dolori sparsi anche io. Mi manca l’aria ogni volta che ci penso. Ma volete sapere la beffa? Ha il retrogusto di un caffè bruciato. Comodi, ve la dico.

Dopo aver costruito il roster 2024/2025, abbiamo una sessione i primi di settembre dedicata al mercato e agli scambi. Il telefono squilla, è il solito burlone che vuole Koopmeiners per una colazione pagata e due spicci. Ma io so quanto ho sofferto e una volta che le nostre strade si incrociano, non ti mollo amico mio. Visualizzo e non rispondo. Ho questo atteggiamento da snob quando le cose non mi interessano e poi credo sempre nei rilanci quando ignori la prima fanta-offerta.

E infatti la posta si alza, arriva un’offerta interessante, ma sono più forte delle tentazioni: visualizzo e non rispondo. Questa volta per timore di fare una cazzata. Il pressing cresce nei giorni successivi e torna a marcarmi stretto: “Pulisic per Koopmeiners. Secco. Saluti e baci.” Nella testa mi rimbombava l’ultima parte: “Saluti e baci”. Fa sul serio, è deciso, me lo vuole soffiare e ha messo sul tavolo l’asso migliore. Bravo, ma anche grande str…o! E allora ci penso, tentenno e glielo dico.

Continua a provocarmi in chat, entro in una crisi profonda, la prima notte dormo poco e male, i retro-pensieri sono tanti, c’è il timore di fare il passo sbagliato. La seconda notte va peggio, alla terza gli rispondo con grande franchezza. 

Pulisic 5 gol e 4 assist, mentre il mio amico Koop un assist più una costola da sistemare. Ogni volta che “Capitan America” fa gol mi sale la febbre. La notte del derby contro l’Inter ha scartato pure la curva. Da quel giorno, in chat arrivano solo insulti non ripetibili. Ultimamente ho provato a riaprire il tavolo delle trattative, mi è arrivato un audio di due secondi e una pernacchia. Ragazzi, se aprite uno sportello psicologico per il fantacalcio, avete già il primo iscritto. Intanto mi gratto i gomiti nella cenere bollente.

Tutta la nostra solidarietà al Fantallenatore Sergio B.

di Mario Lorenzo Passiatore

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