Calcio Estero

Piqué riapre il dibattito: “Contrario alla Superlega per due motivi…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 30/11/2023

L’ex calciatore del Barcellona è tornato a parlare del progetto Superlega esponendosi in maniera piuttosto netta: “Alla fine le grandi guadagnerebbero molto valore, ma distruggerebbero una parte importante del calcio…”

Piqué non ha mai avuto problemi a esporsi pubblicamente e a dire il suo pensiero. A costo di mettersi in posizione mediaticamente scomode: dalla politica allo sport ha sempre avuto un filo diretto con i giornalisti. In queste ore, l’ex calciatore del Barcellona è stato intervistato dai media spagnoli sulla nota vicenda Superlega.

Pochi dubbi e tante, tantissime cose da rivedere in base al progetto iniziale. Piqué ha una visione diversa rispetto a quanto si era prospettato negli ultimi anni. L’ex difensore blaugrana intende tutelare due aspetti: il merito sportivo e le squadre medio – piccole.

"La Superlega? Sì, ma diversa, perché la Superlega è un campionato chiuso e su questo sono contrario. Una Superlega da 14, 16 o 30. Sono tante le squadre che rimarrebbero fuori:  marchi come Aston Villa, West Ham, Betis, Siviglia, Roma. Il valore di tutte quelle squadre diventerebbe zero. E questi campionati non esisterebbero più”.

Dunque, contrario alla Superlega così come è stata concepita e ideata, ma con eventuali modifiche le cose potrebbero nuovamente cambiare. “Alla fine le grandi guadagnerebbero molto valore, ma distruggerebbero una parte importante del calcio che sono squadre magari di secondo livello ma che hanno una grande massa di tifosi e che alla lunga andrebbero a sparire. Se riduci il calendario continui a gareggiare e il tuo futuro dipende dai risultati che si hanno. Il merito sportivo deve prevalere ed è per questo che sono contrario alla Superlega, ma penso che il calendario debba essere cambiato".

di Mario Lorenzo Passiatore

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