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Italiano emozionato: “Nella riunione tecnica l’applauso ha caricato pure i camerieri”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 18/05/2023

L’allenatore della Fiorentina ha raccontato un aneddoto del pre-gara con i suoi calciatori. La viola stacca il pass per la seconda finale stagionale, dopo quella di Coppa Italia. “E’ una gioia immensa e la dedico a tutti i miei calciatori, è una liberazione, è stata una liberazione…”

La viola torna a giocare una finale europea dopo 33 anni. L'ultima volta nel 1990 contro la Juventus, in Coppa Uefa. La squadra di Italiano vince a Basilea per 3 a 1 con la doppietta di Nico Gonzalez e il gol decisivo ai tempi supplementari di Antonin Barak, il deus ex machina che consegna la seconda finale alla Fiorentina.

Dopo Roma per la Coppa Italia, si aggiunge al calendario delle finale anche Praga. E’ difficile trattenere l’emozione per l’allenatore viola che ai microfoni di Sky Sport ha raccontato il momento della sua squadra.

“Felicità enorme per come è andata la partita. E’ una liberazione, è stata una liberazione. Abbiamo festeggiato a fine gara, ora vogliamo prepararci per la finale di Coppa Italia e quella di Conference. E’ una gioia immensa e la dedico a tutti i miei calciatori. Nella riunione tecnica c’è stato un applauso forte che ha caricato pure i camerieri che erano lì. Davvero forte”.

Le emozioni nel pre-partita, soprattutto dopo l’epilogo della gara d’andata. "Io ci credevo, soprattutto perché all'andata abbiamo staccato la spina e loro ne hanno approfittato. Avevamo comunque fatto 70 minuti buoni e abbiamo giocato sula falsa riga di quelli, da squadra matura".

Le finali regalano delle emozioni particolari, specie quelle europee. Hanno un trasporto, un coinvolgimento emotivo differente. "Alla prima esperienza europea sono contento di aver raggiunto la finale. A inizio anno tra Praga e Roma avrei scelto Praga, il percorso europeo è una grandissima esperienza. Poi benissimo anche la Coppa Italia. Abbiamo carattere, dobbiamo buttarlo dentro in entrambe le sfide".

di Mario Lorenzo Passiatore

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