L’Inter
resta in scia del Napoli a tre gare dalla fine, i nerazzurri battono per 1-0 il
Verona con un calcio di rigore di Asllani. Inzaghi gestisce uomini e risorse
optando per dieci cambi su undici, facendo riposare la formazione tipo in vista
di martedì contro il Barcellona.
L’Inter si
giocherà il pass per la finale davanti ai propri tifosi, dopo il pirotecnico
3-3 maturato in Spagna, complice la doppietta di Dumfries e il meraviglioso gol
di tacco di Thuram. Energie mentali e nervose conservate in vista della
semifinale e obiettivo scudetto ancora vivo, un po’ quello che si era
prefissato Simone Inzaghi alla vigilia di questa partita. Nel post gara ha
parlato Massimiliano Farris, vice allenatore Inter, ai microfoni di Dazn.
"E’ stata una
partita seria, non dipende più da noi ma dobbiamo provare a vincerle tutte. I
ragazzi hanno speso tanto in Champions e la rivoluzione oggi era dettata
proprio da quell’aspetto. Taremi? Ha affrontato delle difficoltà in questa
prima stagione in Italia, ma è un bravo ragazzo. Se non dovesse farcela Lautaro
per il Barcellona, ed è più no che sì, Taremi è un serio candidato a prendere il suo posto. Sappiamo che
lo stadio, il nostro stadio, ci darà una grossa mano. Al Barcellona ci
piacerebbe togliere un po’ di palleggio ed era la stessa idea che avevamo con
il Bayern. Ad ogni modo partiamo da un risultato di parità, per cui dobbiamo vincere.
Yamal? Proveremo a limitarlo, lui è bravo anche a rompere i raddoppi,
lavoreremo molto sul piano gara".
Asllani: “Vogliamo la finale di
Champions”
Le parole del centrocampista albanese al termine della gara. “Dobbiamo lavorare tutti insieme, siamo una
squadra dentro e fuori dal campo. Martedì abbiamo la partita più importante
dell’anno e non importa chi gioca. In campionato vogliamo rimanere lì attaccati
perché non si sa cosa può succedere alla fine. Ma è importante rimanere lì.
Champions? Arrivare in fondo a tutte le competizioni era una nostra idea. Non
puoi mai sapere l’epilogo, ovviamente noi vogliamo andare in finale di
Champions e daremo il massimo per centrare l’obiettivo”.
di
Mario Lorenzo Passiatore