Calcio Estero

Bundesliga: il curioso omaggio a Luca Toni da chi non ti aspetti

di Lorenzo Di Lauro

Pubblicato il 25/10/2022

Come ricordare Luca Toni e il suo trascorso in Germania? Facile, perché tra i tanti punti di riferimento del Friburgo quest’anno c’è l’italiano Vincenzo Grifo, più volte convocato in nazionale da Roberto Mancini, che ha ottenuto un prestigiosissimo traguardo

L’esperienza di Luca Toni al Bayern Monaco è ancora oggi ricordata in Germania, soprattutto negli anni sotto la gestione di Klinsmann. Il bomber modenese ha vinto il titolo di capocannoniere della Bundesliga nella stagione 2007-2008, stringendo tra gli altri una grande amicizia con Franck Ribery. Dopo un’annata segnata da un infortunio, con Van Gaal il rapporto non è stato ottimale, così Toni nell’arco della stagione 2009-2010 lasciò il Bayern a gennaio per accasarsi alla Roma. Il suo record di 38 gol in Bundesliga ha resistito a lungo, prima di essere battuto nell’ultima giornata di campionato.

GRIFO: UNA LUNGA CARRIERA IN GERMANIA
Vincenzo Grifo da anni gioca esclusivamente in Bundesliga, essendo nato in Germania, pur avendo genitori di origine pugliese e siciliana. Ad oggi non ha mai disputato una partita in Serie A, esattamente come Marco Verratti, ma è sempre stato tenuto in considerazione da Roberto Mancini, che lo ha spesso convocato in Nazionale.

Trequartista mancino, in questi anni si è distinto per una serie di punizioni andate a segno e per la sua duttilità tattica. In Bundesliga ha giocato con le maglie di Hoffenheim e Borussia Moenchgladbach, prima di approdare al Friburgo, dove da diverse stagioni è un punto di forza. Il gol messo a segno nell’ultima giornata di Bundesliga contro il Werder Brema gli ha permesso di raggiungere 39 gol nella massima serie tedesca, divenendo l’italiano più prolifico della storia della competizione e battendo appunto il bomber Toni.

Nell’esultanza Grifo si è portato la mano all’orecchio, mimando la celebre esultanza del connazionale. Alle televisioni tedesche ha poi rilasciato queste dichiarazioni: “Oggi ho battuto uno dei miei idoli e l’esultanza era a lui dedicata. Non era uno sfottò, anzi, ma leggere il nome Grifo nella storia della Bundesliga è qualcosa di bellissimo”.

A 29 anni Grifo si gode il percorso in Germania, tenendo d’occhio anche la Serie A, che potrebbe pensare di ingaggiarlo. Mancini lo monitora, in attesa dei prossimi impegni, dove potrebbe essere nuovamente chiamato in causa.

di Lorenzo Di Lauro

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