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Conte e l’aneddoto su Gascoigne: “Non terminai la partita”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 24/07/2022

L’allenatore degli Spurs prima di giocare l’amichevole con i Rangers ha raccontato quando ha incontrato per la prima volta Gazza. Un episodio che ha strappato una risata in sala stampa. “Io marcavo Paul e correvo tanto, troppo rispetto a lui. E allora dopo è successo che…”

Il Tottenham ha incontrato nelle amichevoli pre-season i Glasgow Rangers. Hanno vinto ancora gli Spurs di Antonio Conte per 2 a 1, doppietta del solito Harry Kane. Procede spedita la preparazione in vista dell’inizio della Premier League, ormai ci siamo: il sei agosto la squadra del tecnico salentino debutterà in casa con il Southampton. A più riprese ha spiegato le sue ambizioni per la nuova stagione, nonostante City, Liverpool e Chelsea, partano più avanti in termini di investimenti e organico.

Senza dimenticare lo United che ha cambiato la guida tecnica e l’Arsenal che è tornata protagonista sul mercato piazzando il colpo Gabriel Jesus. Sarà la Premier dei top manager e dei super bomber, un ulteriore conferma che il livello di competitività del torneo sarà altissimo. Conte però vuole giocarsi al massimo le sue carte sin dall’inizio, dopo aver stressato i suoi uomini insieme al preparatore Ventrone.

Tottenham e Rangers sono state due squadra importanti per uno dei simboli del calcio britannico, l’estroso Paul Gascoigne. Ovviamente nel pre – gara le domande non potevano che sfiorare l’argomento, anche perché mister Conte ci ha giocato contro e ha conosciuto i suoi modi di fare che di tenero non avevano davvero nulla. Sono gli aneddoti che più incuriosiscono, pensate che anche un duro come Conte ha dovuto piegarsi alla legge di Gazza. Correva troppo quel calciatore e poi era fastidioso perché aveva l’onere di annullare l’estro di Gazza.

“Ricordo bene quella gara perché vincemmo contro i Rangers, io marcavo Paul Gascoigne e correvo tanto, troppo rispetto a lui. Ho terminato la gara prima della fine perché mi sono infortunato per un suo intervento, ecco (ride ndr). Stiamo parlando del passato, di sicuro sentivo la pressione in questo splendido stadio. E poi giocavo contro Gascoigne, un’autentica icona qui in Inghilterra.”

di Mario Lorenzo Passiatore

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