Calcio Estero

Roberto Carlos e il Real dei Galacticos: 'Mandammo via due allenatori'

di Claudio Ruggieri

Foto di Flickr

Pubblicato il 22/07/2022

Un'intervista particolare quella rilasciata da Roberto Carlos qualche anno fa in Portogallo dove spiegava come funzionava lo spogliatoio dei Galacticos. E a farne le spese furono due allenatori cacciati dalla spogliatoio che cercarono di cambiare le abitudini dei giocatori...

Si dice sempre che nelle grandi squadre c'è bisogno non solo di un allenatore bravo dal punto di vista tattico ma soprattutto di un gestore. Anche perché hai di fronte un sacco di stelle con le proprie abitudini e non è semplice da gestire. Spesso ne fanno le spese gli allenatori, sono pochi coloro che possono vantare un grande curriculum pieno di successi nei grandi club. Tra questi ovviamente c'è Carlo Ancelotti.

Prendendo spunto dal grande tecnico italiano, attualmente al Real Madrid dove la scorsa stagione ha vinto Liga e Champions League, riportiamo una bella intervista fatta da Roberto Carlos qualche anno fa alla tv portoghese Canal 11. Parlava del famoso Real Madrid dei Galacticos, pieno di grandi giocatori, stelle del calcio mondiale, con abitudini ormai consolidate all'interno dello spogliatoio. E di due allenatori che non riuscirono ad entrare in sintonia con loro.

Parliamo della stagione 2004-2005, il Real Madrid di Perez decide di puntare sull'ex leggenda delle merengues José Antonio Camacho, per una vita con la maglia dei Blancos. Un sergente di ferro che non è mai piaciuto a Roberto Carlos e soci: "Arriva negli spogliatoi, tutto serio e con il suo storico passato al Real. Ci dice 'domattina voglio tutti qui alle 7'. Noi ci allenavamo alle 10:30, ci abbiamo parlato per cercare di cambiare orario ma non ci ha voluto sentire. E' durato solo tre giornate".

In quella stagione le cose non vanno benissimo, Camacho viene esonerato e al suo posto arriva Mariano Garcia Remon, anche lui ex Real Madrid, portiere per diversi anni. Dura tredici giornate prima che Perez decida di affidare la panchina ad un allenatore brasiliano che si sta ben comportando in patria, ovvero Vanderlei Luxemburgo. E anche lui decide di cambiare le regole in casa Real Madrid.

"Dopo cena portavamo sempre tanta birra e vino, a tavola c'erano sempre almeno due bottiglie. Io e Ronaldo gli dicemmo: 'Professore, qui la gente ha le sue abitudini, se ne accorgerà ma non provi a cambiarle. Non tolga vino e birre, altrimenti avrà problemi'. E lui che fa? Prima toglie le birre e poi il vino. È durato tre mesi. Il mondo del calcio è piccolo, le notizie arrivano alla dirigenza e ciao".

La testimonianza di Roberto Carlos dimostra che spesso nei grandi club c'è bisogno di trovare un compromesso con i giocatori. La fortuna del Real arriva un anno dopo con Fabio Capello che arriva e vince la Liga, anche se il brasiliano rivela che Del Bosque è stato l'allenatore con cui c'è stato un grandissimo rapporto all'interno dello spogliatoio. 

di Claudio Ruggieri

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