Calcio Estero

Ahn 20 anni dopo Corea-Italia: 'Ma quale Moreno, abbiamo meritato'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 18/06/2022

L'ex calciatore del Perugia ritorna su quella maledetta partita per noi italiani di 20 anni fa. Era il Mondiale asiatico e l'Italia di Giovanni Trapattoni uscì agli ottavi di finale contro i padroni di casa della Corea anche a causa di alcune decisioni poco credibili dell'arbitro Moreno.

Scena del delitto, stadio Daejeon World Cup Stadium, siamo in Corea del Sud. E siamo nell'anno 2002, Mondiali nippo-coreani. Gli ottavi di finale sono tra Corea del Sud e Italia, gli azzurri sono allenati da Giovanni Trapattoni. Il gol iniziale di Vieri sembra spianare la strada ma arriva prima il pareggio all'88esimo di Seol e poi il golden gol al 117esimo di Ahn, giocatore del Perugia. In mezzo tante decisioni assurde di Byron Moreno, l'arbitro ecuadoriano finito poi al centro di molte polemiche. 

Vent'anni dopo lo stesso Ahn, giustiziere degli azzurri, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di quella partita ed in generale della bella cavalcata dei padroni di casa interrotta poi in semifinale contro la Germania. Un cammino incredibile sotto la guida del mago olandese Hiddink. L'ex attaccante del Perugia ha rimarcato la grande prova dei coreani contro gli azzurri tralasciando gli eventuali errori di Moreno.

"Ho gli stessi ricordi di vent’anni fa. È stata una partita speciale per me e per il mio Paese. Nessuno credeva che potessimo riuscire a battere l’Italia. Dopo tutto questo tempo, si parla ancora delle decisioni arbitrali, ma credo basti guardare la preparazione che avevamo, il nostro modo di giocare. Hiddink ci aveva reso una squadra forte sia fisicamente sia psicologicamente. Non avevamo paura di nessuno. Abbiamo sempre rispettato le decisioni degli arbitri, sono definitive e irrevocabili. Indipendentemente dal fatto che Moreno possa aver commesso degli errori, senza il Var ogni fischio era un problema. Noi accettavamo tutto, anche se a volte il risultato era doloroso. La verità è che abbiamo preparato bene la gara con l'Italia. Avevamo analizzato nel dettaglio ogni giocatore azzurro".

Ovviamente sono parole che non possono piacere a tutti noi tifosi italiani soprattutto perché in quel match fu annullato ingiustamente un gol a Tommasi e Totti prese il secondo cartellino giallo per simulazione assolutamente non veritiera. Un atteggiamento intollerabile dell'arbitro sudamericano che rovinò una partita importante, anche se gli azzurri non disputarono una grande partita.

di Claudio Ruggieri

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