La prima
volta che ci incontrammo, ci salutammo stringendoci la mano. “Piacere, Luca” -
dicesti. “Piacere, Ciro” - risposi.
Avevamo pressappoco la stessa età, era il 1986 ed
entrambi prestavamo servizio militare nella Nazionale.
Siamo stati per molto tempo avversari e, nel
contempo, profondamente amici. Quando ci incontravamo sul campo, per sfidarci,
quasi non ci salutavamo. Ma fuori dal campo arrivammo ad essere perfino
inseparabili, condividendo molto del nostro privato, viaggi e vacanze.
Ci sono tanti episodi divertenti che ancora oggi
mi tornano in mente, e mi ritrovo a riderne come se fossero accaduti pochi
istanti prima. Per esempio, quella volta che, per una scommessa persa, fosti
costretto a correre senza veli intorno al campo che si trovava appena fuori da
un hotel, durante una delle tante trasferte. Eravamo perfidi nello stabilire le
penalità, ma ci divertivamo come matti.
Tu eri maestro di ironia e scrivevi delle storie
in rima, tirando in mezzo tutti i compagni e il mister: quando eravamo in
ritiro, le leggevi nella sala ristorante durante la colazione e il simpatico
siparietto divenne nel tempo quasi un rito, un acceleratore del buon umore.
Ciò che più mi manca di te, amico mio, è questa
pienezza umana, fatta di gioco, ironia, bontà d’animo, serietà, intelligenza,
profondità spirituale. Mancano quegli sguardi d’intesa, i sorrisi di chi sta
gustando il succo della giovinezza e della vita.
Mancano soprattutto gli abbracci impetuosi e
incontenibili, come quello che, in una notte di maggio, sigillò una vittoria
epica. Ti buttai a terra, e restammo intrecciati, con il cuore a mille, felici
e senza fiato.
Il destino è stato davvero troppo crudele con te.
Lo è stato con te e con chi ha dovuto accettare di perderti senza poter fare
nulla per evitarlo. La forza ce l’hai data sempre tu, anche mentre stavi male.
La prima volta che ci incontrammo, ci salutammo
stringendoci la mano. “Piacere, Luca” - dicesti. “Piacere, Ciro” - risposi.
Mai avrei pensato che avresti scritto il mio nome
nella lista dei cinque tuoi più cari amici, i soli che hai voluto al tuo
funerale.
Buon compleanno Luca.
Ciro Ferrara
di
Redazione