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ZéZé Roberto fa ancora paura a 47 anni

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 28/01/2022

L’ex giocatore del Bayern Monaco è sempre più attivo sui social, al punto da mostrare quasi giornalmente una forma fisica da urlo. Bicipiti e addominali d’acciaio, come se non avesse mai smesso di giocare a calcio. Cristiano Ronaldo ha trovato il suo vero rivale

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Il Palmares è di quelli pesanti, anche perché tra Real Madrid e Bayern Monaco non potrebbe essere altrimenti. Ma anche il suo trascorso in Brasile tra club e nazionale ha portato svariati trofei in bacheca. Uno di quei giocatori a cui era impossibile rinunciare anche quando non era al massimo della condizione.

Esterno, interno, tra le linee, ovunque. La sua intelligenza tattica era determinante per tutta la squadra. In Germania, prima a Leverkusen e poi a Monaco di Baviera ha trovato la sua dimensione. Con un solo rammarico, quello di non aver vinto la Champions con il Leverkusen, finalista perdente nel 2001-2002. Per intenderci, quella decisa dalla volè meravigliosa di Zidane: a giro di sinistro, sotto l’incrocio. In faccia a Zé Roberto e Michael Ballack, proprio con il compagno con cui a fine anno farà le valigie direzione Bayern. Anche se quella maledetta coppa non arriverà mai.

Resta un personaggio incredibile, ha smesso a 43 anni di correre dietro un pallone. Salvo poi ripensarci e tornare in corsia lo scorso novembre nel campionato brasiliano di calcio a sette. La sua condizione fisica è paurosa, ultra definito in ogni parte del corpo non si è mai fermato, neppure dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.

L’ex giocatore del Bayern continua ad aggiornare il suo profilo Instagram con video e foto degli allenamenti, mostrando una forma da ventenne. In palestra, all’aperto, sul tapis roulant, o di traverso sulla sbarra. L’addome è talmente scolpito da ricordare quello di Cristiano Ronaldo.

Eppure il portoghese è ancora in attività, Zé Roberto no, ma è come se lo fosse. Come se non avesse mai smesso e l’ha anche dichiarato nei mesi scorsi: “A 47 anni ho un fisico migliore del suo”.

di Mario Lorenzo Passiatore