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Ranieri: “In Italia gli allenatori sono come i gelati”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 17/01/2022

L’allenatore del Watford ha detto il suo pensiero sull’ultimo esonero in Premier League. A farne le spese è stato Rafa Benitez, ma il tecnico romano ha rassicurato i giornalisti: “Forse in Inghilterra non siete abituati a questo genere di cose…”

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Un messaggio di vicinanza da chi non ti aspetti, dal collega e allenatore del Watford Claudio Ranieri. Uno che in Premier League ha scritto la storia più bella pagina dell’era moderna sulla panchina del Leicester, vincendo uno scudetto incredibile nel 2016. In conferenza stampa l’allenatore italiano ha detto la sua sull’esonero di Rafa Benitez. Ha parlato anche in generale del ruolo dell’allenatore, chiamato a vivere sempre sulla corda, perché gli eventi possono stravolgere in qualsiasi momento gli equilibri.

“Non cambia mai niente al mondo: quando una squadra non risponde come il club vorrebbe, è l’allenatore che cambia vita. E’ così ovunque, in Italia molto di più, ma anche in Spagna, in Francia, in ogni paese. Questa è la vita di un allenatore”.

Non sempre si fanno le opportune valutazioni, a volte le decisioni sono dettate dal momento, dal periodo negativo e dalla voglia di incidere subito sulla squadra dando una scossa, provando a sovvertire il corso degli eventi. L’ultimo a fare le valigie in Premier è stato Rafa Benitez e, proprio a tal proposito, il tecnico romano ha rincuorato i giornalisti inglesi, perché in Italia siamo abituati a vedere di peggio. Un messaggio distensivo che ha strappato un sorriso durante la conferenza stampa.

“Sì, a volte è molto facile esonerare un tecnico, Benitez non ha potuto fare campagna acquisti perché è arrivato dopo Ancelotti, il mio amico Ancelotti. E quindi non ha fatto lui la squadra. Ha cercato di dare del suo meglio con quello che aveva, ma questo è il calcio. Forse in Inghilterra non siete abituati a questo genere di cose, in Italia cambiamo allenatori come se fossero gelati”.

In Italia sono saltate sette panchine in cinque mesi, l’ultimo in ordine cronologico è Roberto Daversa della Sampdoria. A Genova, sponda rossoblù si sono superati, dopo Ballardini e Shevchenko è atteso Bruno Labbadia che proverà a salvare il Genoa da qui fino al termine della stagione. L’ennesimo avvicendamento in panchina, dopo quello societario di qualche mese fa. “Gli allenatori sono come i gelati”, chissà se alla fine non ha ragione Claudio Ranieri.

di Mario Lorenzo Passiatore

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