Calcio Estero

Dottor Jekyll e Mr Hide, i due volti di Sergio Ramos

di Lorenzo Di Lauro

Pubblicato il 05/01/2022

E’ alla diciottesima stagione in carriera, ma nel suo ruolo è ancora un top assoluto, un avversario scomodo per chiunque. Un campione tuttavia spesso discusso per alcuni atteggiamenti in campo

Diciottesima stagione in carriera, la sedicesima al Real Madrid, ma Sergio Ramos sembra proprio non voler invecchiare. Anche in questa stagione si accinge ad essere tra i protagonisti assoluti. In quella lontana estate 2005 nessuno avrebbe scommesso che quell’irriverente ragazzo dai capelli lunghi sarebbe diventato una bandiera dei Blancos, e allo stesso modo così determinante anche in nazionale.

Non è per tutti i difensori segnare in due finali di Champions differenti, in due Supercoppe europee differenti, in due finali del Mondiale per Club differenti. O mettere a segno 25 rigori di fila, o 21 gol con la maglia della Roja. Oltre al fiuto per il gol, Ramos si è mostrato imprescindibile anche in fase difensiva, spesso colmando con la sua esperienza e duttilità le lacune di una retroguardia non impeccabile. Infatti le ultime due eliminazioni del Real in Champions sono coincise con due sue assenze.

Dati che uniti all’invidiabile palmares, dovrebbero porlo senza problemi tra le leggende di questo sport, anche se probabilmente di lui resteranno impressi i numerosi atteggiamenti discutibili assunti in carriera. Nella memoria di tutti gli appassionati resta vivo l’episodio con Cuadrado nella finale di Cardiff del 2017. Così come il fallo su Salah che ha causato l’infortunio del giocatore egiziano a Kiev, nella stagione successiva. E anche nella recente sfida contro l’Inter sono finite sotto i riflettori alcune parole rivolte all’ex compagno Hakimi. Di episodi discussi se ne potrebbero trovare diversi, del resto è il giocatore più espulso della storia della Liga, del Clasico e della Champions League.

Capitano dal forte temperamento e dall’eccessiva cattiveria agonistica, per cui il fine giustifica i mezzi. Spesso viene associato questo aspetto alla sua fama di vincente: in tutta la sua carriera su 14 finali disputate ne ha vinte 12. Oltre ai gol pesanti, spesso gli episodi discussi hanno inciso ai fini del risultato. D’altronde si parla di Sergio Ramos: uno dei difensori più forti, completi e costanti della storia, ma allo stesso tempo uno dei giocatori più controversi di sempre.

di Lorenzo Di Lauro

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