Calcio Estero

Luis Enrique alza il volume contro i giornalisti: “Fallimento? E’ giusta la traduzione? Cerco di essere educato…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 11/05/2024

L’allenatore del PSG non ha gradito la domanda di un giornalista e ha perso le staffe. Poi ha cercato di motivare il suo punto di vista sull’eliminazione dalla Champions League. “Forse il fallimento è non aver studiato quante squadre c'erano, eviteremmo questo problema. A dire il vero fa ancora male. Avevamo grandi speranze, ma…”

Brucia ancora l’eliminazione dalla Champions League in casa PSG. Tanti, troppi legni tra andata e ritorno con il Borussia Dortmund non hanno permesso ai parigini di accedere alla finale. Restano un po’ di rimpianti per aver sprecato un grande occasione. Ad amplificare la delusione c’è anche l’addio di Kylian Mbappé che ha annunciato pubblicamente il suo l’addio.

Spazzati via anche gli ultimi dubbi, sarà un nuovo giocatore del Real Madrid e andrà a impreziosire la batteria offensiva di Carlo Ancelotti. In queste ore ha parlato in conferenza stampa Luis Enrique, il tecnico asturiano non ha gradito la domanda di un giornalista e ha perso le staffe.

 "La parola fallimento è stata tradotta bene? Cercherò di essere educato: quante squadre ci sono in Champions League? Non sapete quante? Forse il fallimento è non aver studiato quante squadre c'erano, eviteremmo questo problema. A dire il vero fa ancora male. Avevamo grandi speranze per questa potenziale finale di Champions League e pensiamo che il risultato non abbia rispecchiato i nostri meriti. Stiamo già programmando la festa per domani ma è stata una duro colpo per tutti. Alla fine resta questa sensazione che abbiamo dato il 100%, anche se il risultato non è stato all'altezza".

Su l'addio di Mbappé: "Saremo più forti..."
"Il nostro è uno sport talmente complesso che le squadre che hanno i migliori giocatori non vincono tutte le partite. Lo sapevamo da tempo, non cambia il quadro generale. Tutte le mie decisioni sono state prese in base a ciò che ritenevo migliore per la squadra. C'è ancora un titolo da conquistare, questo è il nostro obiettivo: indipendentemente dai giocatori, saremo più forti la prossima stagione. Posso solo dire cose positive di Mbappé e di suo fratello. Capisco la sua decisione, ha trascorso sette anni qui, è una leggenda del club. Ha dato tutto per il PSG e non ha ancora detto dove andrà, anche se è chiaro. È un leader, con un sorriso gli auguro il meglio. Gli do 10 come persona e 10 come calciatore".

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Calcio Estero

CONDIVIDI