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Zanetti e quel gol che salvò una vita!

di Francesco Pantano

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 07/08/2022

Un aneddoto curioso ma allo stesso tempo importante che riguarda l'ex giocatore dell'Inter, oggi vicepresidente, Javier Zanetti. E si parla di un gol siglato con la maglia della sua Nazionale che salvò letteralmente la vita ad un uomo.

"La maggior parte delle scelte che compiamo ogni giorno non sono frutto di riflessioni consapevoli bensì di abitudini". Così Charles Duhigg, famoso giornalista e scrittore americano, introduce uno dei suoi lavori più importanti: "Il potere delle abitudini". A primo impatto potrebbe sembrare una frase banale, ma in realtà riesce a spiegare in maniera eccellente un aspetto cruciale della nostra vita.

Siamo schiavi di abitudini, di gesti ripetuti nel tempo che diventano parte di noi. Ed è davvero incredibile quanto un semplice evento, anche fortuito, possa cambiare la vita di una persona: una parola, uno sguardo, o magari un gol. É il 28 giugno del 1998 e a Saint-Etienne sta andando in scena una delle partite più emozionanti degli ultimi anni: il quarto di finale di Coppa Del Mondo tra Inghilterra ed Argentina.

Tra i milioni di spettatori in tutto il mondo, c’è anche un uomo di nome Marek Kopacz, un finanziere polacco che, in attesa di uscire per sbrigare delle abitudinarie faccende (portare a spasso il cane e parcheggiare l’auto in commissariato), ha deciso di godersi lo spettacolo. Al 45’ del primo tempo il risultato è di 2-1 in favore degli inglesi, che conducono grazie alle reti di Shearer ed Owen.

A tempo praticamente scaduto, però, Javier Zanetti trova il gol del pareggio. Il signor Kopacz, già pronto ad uscire, decide allora che i suoi impegni possono aspettare, e che sarebbe stato giusto godersi fino alla fine quell’incredibile partita. Una scelta impulsiva, inaspettata, che andava contro le sue abitudini. Possiamo però dire che fu la scelta migliore della sua vita, in quanto, quella stessa sera, la sua macchina prese fuoco ed esplose, proprio nel momento in cui lui stava assistendo alle battute finali del match.

Un gruppo di criminali, che ben conosceva la routine di Marek, aveva infatti organizzato un attentato nei suoi confronti per quella stessa notte, e senza ombra di dubbio il loro piano avrebbe avuto successo se solo Zanetti non avesse segnato quel gol. Qualche anno dopo il procuratore si decise ad inviare una lettera al calciatore, ringraziandolo di cuore per avergli salvato la vita.

Il capitano dell’Inter, come riportato da Goal.com, rimase comprensibilmente sorpreso ed in un’intervista rilasciò le seguenti dichiarazioni: “È incredibile come il mio gol abbia salvato la vita di una persona, ma la verità è che gioco per vincere e questo è quello che ho fatto in quella partita contro l’Inghilterra. Confesso che mi piacerebbe molto incontrare personalmente la persona che crede di vivere ancora grazie a me“.

di Francesco Pantano

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