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Sarri rivela: 'Diverso da Mourinho, io vengo dal basso. A Napoli il calciatore perfetto'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 04/08/2022

L'attuale allenatore della Lazio ha parlato della sua esperienza in biancoceleste e anche della sfida a distanza con la Roma di Mourinho. A proposito del portoghese, Sarri ha parlato del differente percorso tra i due soprattutto agli inizi e ha rivelato di aver avuto a Napoli il calciatore perfetto.

Diretto lo è sempre stato. Anche perché per lavorare con De Laurentiis prima e Lotito poi, in fondo, ci vuole un carattere forte. Maurizio Sarri si appresta a dare il via alla sua seconda stagione sulla panchina dei biancocelesti. Lo scorso anno un quinto posto che ha soddisfatto il tecnico che spera di poter ricevere ancora qualcosa dal calciomercato soprattutto perché è pronto a salutare due calciatori. 

"Luis Alberto per il secondo anno di seguito ha espresso la volontà di finire la carriera in Spagna. Più che in Spagna in generale, proprio a Siviglia. Non so dire se l'avrò ancora a inizio settembre. Con Acerbi nulla di tecnico, a fine stagione ha espresso il desiderio di cambiare aria e la società cercherà di accontentarlo, per questo sono stati fatti altri programmi". Queste le parole dell'allenatore toscano al Corriere dello Sport.

Roma è una città particolare dove il tifo è ovviamente diviso tra i giallorossi e i biancocelesti. I tifosi della Roma hanno festeggiato la vittoria della Conference League ottenuta qualche mese fa e soprattutto sono molto felici della campagna acquisti giallorossa. I tifosi della Lazio invece continuano a contestare la gestione Lotito anche se si fidano molto di Sarri. Ancora una volta ci sarà il duello in panchina tra lui e José Mourinho.

"Mourinho a me sta anche simpatico. Le differenze tra noi dipendono in prevalenza dal punto di partenza, dalle origini. Io sono cresciuto tra i Dilettanti, gente di un altro livello, dove per vincere dovevo incidere tanto, e in modo feroce, per compensare i limiti dei singoli. Mourinho invece è partito dal Barcellona e ha investito molto sulla qualità dei giocatori. Tra Stia e Barcellona c’è una bella cazzo di differenza!".

Servito il piatto per l'eventuale replica dello Special One. Sarri è così, molto schietto, eppure nella sua carriera è riuscito ad arrivare ad alti livelli vincendo in Europa con il Chelsea e in Italia con la Juventus. Anche se per il "Comandante" l'avventura a Napoli rappresenterà sempre il massimo splendore dal punto di vista del gioco. Il concetto del sarrismo espresso dalla formazione partenopea, come rivelato dallo stesso Sarri. E a proposito di Napoli, il tecnico della Lazio rivela di aver allenato il giocatore perfetto per la sua idea di calcio.

"In carriera il più veloce a comprendere quello che chiedevo è stato Albiol, difensore di livello superiore. In pochissimo tempo capì tutto, al punto che io potevo anche starmene a casa, l'allenamento avrebbe potuto dirigerlo lui. Quel Napoli giocava il calcio che avevo in mente, un calcio di coinvolgimento totale. Al Chelsea e alla Juve sono stato troppo poco per poter incidere in maniera pesante. E poi oggi è più difficile, più il tempo passa e più si afferma l'individualismo, e non solo nel calcio. È un cambiamento generazionale, non mi piace e impone degli adattamenti".

di Claudio Ruggieri

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