Calcio Totale Racconta

Baresi e il ricordo di Pasadena: 'Quel rigore un incubo'

di Claudio Ruggieri

Foto di Goal.com

Pubblicato il 17/07/2022

Sono passati 28 anni da quella maledetta finale americana che ci costò il Mondiale del 1994. La lotteria dei rigori premiò il Brasile anche grazie agli errori dal dischetto dei nostri giocatori tra cui Franco Baresi, storico capitano di quella Nazionale.

Vent'otto anni sono passati dalla finale di Pasadena, l'ultimo atto del Mondiale del 1994 che si disputò in Usa. Una finale incredibile tra l'Italia di Arrigo Sacchi e il Brasile di Parreira. Sotto un sole cocente, umidità incredibile, gli azzurri arrivarono alla lotteria dei rigori e sbagliarono tre penalty. Tra questi errori, oltre a quello più celebre di Roberto Baggio, c'è stato anche l'errore di Franco Baresi.

Uno che quella finale non doveva giocarla visto che tre settimane prima si era operato per una lesione al menisco. Ma la grande forza di volontà di Baresi, complice anche la squalifica di Costacurta e Tassotti, accelerò i tempi di recupero. E "Kaiser Franz" giocò una finale stoica, incredibile, forse la migliore partita in azzurro. Tenendo presente che in quel Brasile giocavano giocatori come Romario e Bebeto.

"Quell’episodio non si è mai trasformato in un rimorso. Anzi ne conservo un ricordo struggente: era l’ultima occasione per vincere qualcosa, sul campo, con la Nazionale e mi sfuggì. Col tempo la grande delusione si è attenuata ed è rimasta la piccola soddisfazione d’essere arrivato fino in fondo tra mille difficoltà. Non sapevo in quali condizioni avrei giocato, Sacchi ebbe un coraggio da leone nello schierarmi. E alla fine fu una delle migliori prestazioni in azzurro". 

Queste le parole di Baresi rivelate a Il Giornale nel 2009 in ricordo di quella finale che lasciò tanto amaro in bocca a tutti i tifosi italiani. L'ultima scena di quella partita furono le lacrime di Baresi al termine dei rigori, un pianto disperato e forse liberatorio sulle spalle dell'allora dirigente Ranucci. E' stato lo stesso Baresi a spiegare bene quelle lacrime che fecero il giro del Mondo.

"Un cedimento naturalissimo di nervi dopo aver dato la vita in una partita disputata con un caldo impossibile e un tasso di umidità da manicomio: ebbi dei crampi durante i tempi supplementari, eppure non mi arresi come ciascuno dei miei compagni di avventura". 
In fondo quando hai dato tutto è normale che alla fine dei giochi ci possa essere la grande delusione. 

di Claudio Ruggieri

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