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“Sognare, essere libero”: Baldini non dimentica e festeggia con la maglia dell’Angolo Biancazzurro

18/06/2025

di Simone Sebastiani

Foto: Dal web

“Sognare, essere libero”: Baldini non dimentica e festeggia con la maglia dell’Angolo Biancazzurro

Dietro il meraviglioso percorso del Pescara che ritorna dopo quattro anni in Serie B, si nasconde una bellissima storia che merita di essere raccontata. E’ la storia di Silvio (Baldini) e Simone (gestore di una pagina social, “Angolo Biancazzurro”).

Il tecnico toscano, anche nel capoluogo adriatico, è riuscito a raggiungere la vittoria tramite il percorso, attraverso i valori che lo hanno contraddistinto nel corso della sua gloriosa carriera. Tra questi: famiglia, sogno, libertà, magia e destino. E qui si intreccia la storia dei due protagonisti. Perché il 18 settembre, a campionato appena iniziato, l’Angolo Biancazzurro, pagina che tratta le vicende del Pescara con positività, passionalità e sentimento, incontra Silvio Baldini in occasione di un allenamento. Lo omaggia consegnandogli una maglietta.

Sul retro, si scorge il logo della pagina, “AB”, davanti è ben impressa una frase a cui Baldini è particolarmente legato: “Sognare, essere libero”. Un po’ il suo mantra, racchiuso in sole tre parole, rilanciato con fermezza al termine di un successo prezioso ottenuto dal suo Palermo, spedito verso la promozione in B. Lì Baldini affermò, fra le altre cose, di non essere interessato alla vittoria o alla sconfitta, ma soltanto a sognare in libertà, o meglio: “Sognare, essere libero”.

Bene, in quel mercoledì di metà settembre, i due si salutano con reciproco rispetto. Baldini, però, non dimentica quell’incontro. Neanche quella maglietta. La tirerà fuori soltanto al momento opportuno, a Serie B acquisita. All’insaputa generale, infatti, Baldini si presenterà alla festa promozione in città indossando una maglietta blu navy. Dietro c’è proprio quel logo “AB”, davanti la sua frase, “Sognare, essere libero”.

Parteciperà a festeggiamenti e interviste, alzando anche la coppa, soltanto con quella maglia addosso. Un regalo inaspettato e forte che proietta in paradiso parte della fanbase biancazzurra, già festante per la finale vinta. Per chi conosce bene Silvio Baldini, tuttavia, nessuna sorpresa. Soltanto un segno del destino, che si intreccia nel suo percorso, travolgendo chi lo segue… Di seguito il post dell’Angolo Biancazzurro che, tra immaginazione e realtà, racconta preziosi retroscena di questa meravigliosa storia: “Mi piacerebbe pensare che, in quel mercoledì di metà settembre, quando ti ho personalmente consegnato la maglietta dell’Angolo Biancazzurro, targata “Sognare, essere libero”, il tuo mantra, tu non l’abbia minuziosamente fatta riporre in una bustina casualmente, per riprenderla felice a fine allenamento. Mi piacerebbe pensare che tu l’abbia fatta riporre lì, in quella bustina, senza mai toccarla, per tirarla fuori al momento giusto, il momento della Serie B.

Mi piacerebbe pensare che, tornato a casa, abbia gelosamente affidato alla tua famiglia, alla “Signora Paola”, quella maglietta, con l’intento di ricordarti di indossarla al momento opportuno, qualora non ti fosse balzato in mente, assalito dal tumulto di emozioni. Il valore di Famiglia e Destino. Mi piacerebbe pensare che, uscendo per andare alla festa promozione, la Tua Paola sia provvidenzialmente intervenuta in tuo soccorso, ricordandoti il tuo intento. Lì sì, hai rimembrato tutto, ringraziandola, chiedendole di porgertela per poterla finalmente indossare con orgoglio.

Mi piacerebbe pensare che, girando per Pescara in direzione Alcyone, ti sia presentato a quella festa, con quella maglia, spiazzando tutti. Mi piacerebbe allora pensare che, quando ti ho consegnato quella maglietta, tu mi abbia semplicemente sorriso e ringraziato, come si è soliti fare incontrando un semplice titoso, senza però farmi intendere che quel gesto per te valeva un mondo, facendomelo concretamente percepire soltanto mesi dopo, a sogno finalmente realizzato. Mi piacerebbe pensare che…ma con Silvio Baldini, il pensiero è atto.

Silvio Baldini pensa, agisce e realizza, prima di tutti gli altri, trascinando con sé anche chi non riesce a stargli dietro. Questa, allora, sappiate che non è soltanto immaginazione, ma la pura realtà dei fatti. Abbiamo sorriso e chiacchierato cordialmente, mostrandoci reciproco apprezzamento. Eppure, in quel mercoledì di metà settembre, in qualche modo, è stato segnato il percorso di entrambi. Così, in quel modo, ti sei fidato anche di me, di ciò scrivo, della mia pagina. Grazie di cuore Mister, un gesto che vale più di mille parole”.

di Simone Sebastiani

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