Il 18
settembre, a campionato appena iniziato, l’Angolo Biancazzurro, pagina che
tratta le vicende del Pescara con positività, passionalità e sentimento,
incontra Silvio Baldini in occasione di un allenamento. Lo omaggia
consegnandogli una maglietta.
Sul retro,
si scorge il logo della pagina, “AB”, davanti è ben impressa una frase a cui
Baldini è particolarmente legato: “Sognare, essere libero”. Un po’ il suo
mantra, racchiuso in sole tre parole, rilanciato con fermezza al termine di un
successo prezioso ottenuto dal suo Palermo, spedito verso la promozione in B.
Lì Baldini affermò, fra le altre cose, di non essere interessato alla vittoria
o alla sconfitta, ma soltanto a sognare in libertà, o meglio: “Sognare, essere
libero”.
Bene, in
quel mercoledì di metà settembre, i due si salutano con reciproco rispetto.
Baldini, però, non dimentica quell’incontro. Neanche quella maglietta. La
tirerà fuori soltanto al momento opportuno, a Serie B acquisita. All’insaputa
generale, infatti, Baldini si presenterà alla festa promozione in città
indossando una maglietta blu navy. Dietro c’è proprio quel logo “AB”, davanti
la sua frase, “Sognare, essere libero”.
Parteciperà
a festeggiamenti e interviste, alzando anche la coppa, soltanto con quella
maglia addosso. Un regalo inaspettato e forte che proietta in paradiso parte
della fanbase biancazzurra, già festante per la finale vinta. Per chi conosce
bene Silvio Baldini, tuttavia, nessuna sorpresa. Soltanto un segno del destino,
che si intreccia nel suo percorso, travolgendo chi lo segue… Di seguito il post
dell’Angolo Biancazzurro che, tra immaginazione e realtà, racconta preziosi retroscena
di questa meravigliosa storia: “Mi piacerebbe pensare che, in quel mercoledì di
metà settembre, quando ti ho personalmente consegnato la maglietta dell’Angolo
Biancazzurro, targata “Sognare, essere libero”, il tuo mantra, tu non l’abbia
minuziosamente fatta riporre in una bustina casualmente, per riprenderla felice
a fine allenamento. Mi piacerebbe pensare che tu l’abbia fatta riporre lì, in
quella bustina, senza mai toccarla, per tirarla fuori al momento giusto, il
momento della Serie B.
Mi piacerebbe
pensare che, tornato a casa, abbia gelosamente affidato alla tua famiglia, alla
“Signora Paola”, quella maglietta, con l’intento di ricordarti di indossarla al
momento opportuno, qualora non ti fosse balzato in mente, assalito dal tumulto
di emozioni. Il valore di Famiglia e Destino. Mi piacerebbe pensare che,
uscendo per andare alla festa promozione, la Tua Paola sia provvidenzialmente
intervenuta in tuo soccorso, ricordandoti il tuo intento. Lì sì, hai rimembrato
tutto, ringraziandola, chiedendole di porgertela per poterla finalmente
indossare con orgoglio.
Mi
piacerebbe pensare che, girando per Pescara in direzione Alcyone, ti sia
presentato a quella festa, con quella maglia, spiazzando tutti. Mi piacerebbe
allora pensare che, quando ti ho consegnato quella maglietta, tu mi abbia
semplicemente sorriso e ringraziato, come si è soliti fare incontrando un
semplice titoso, senza però farmi intendere che quel gesto per te valeva un
mondo, facendomelo concretamente percepire soltanto mesi dopo, a sogno finalmente
realizzato. Mi piacerebbe pensare che…ma con Silvio Baldini, il pensiero è
atto.
Silvio
Baldini pensa, agisce e realizza, prima di tutti gli altri, trascinando con sé
anche chi non riesce a stargli dietro. Questa, allora, sappiate che non è
soltanto immaginazione, ma la pura realtà dei fatti. Abbiamo sorriso e
chiacchierato cordialmente, mostrandoci reciproco apprezzamento. Eppure, in
quel mercoledì di metà settembre, in qualche modo, è stato segnato il percorso
di entrambi. Così, in quel modo, ti sei fidato anche di me, di ciò scrivo,
della mia pagina. Grazie di cuore Mister, un gesto che vale più di mille
parole”.
Angolo Biancazzurro
di
Angolo Biancazzurro