Curionews

Zambrotta mondiale: “Io e Barone avevamo il rito delle omelette”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 10/07/2022

L’ex terzino azzurro ha raccontato uno dei riti di quel gruppo. Insieme a Barone era diventata una consuetudine vincente mangiare sempre la stessa cosa i giorni precedenti alle gare. “Ho una foto in cui Barone mi urla dietro qualcosa, non so cosa effettivamente ma credo volesse dire…”

Sedici anni dopo il trionfo mondiale contro la Francia di Zidane, il ricordo di quella notte resta ancora nitido negli occhi dei i protagonisti e dei tifosi azzurri. Dopo l’82 c’era una generazione pronta a stappare, a riempire le piazze e festeggiare il titolo più ambito da tutti i calciatori. Lippi era riuscito a costruire un gruppo di amici prima  e di grandi giocatori poi. Lo dirà negli anni con un serie di interviste dove racconterà la complicità dei suoi uomini.

Seppur con un guizzo di fortuna dopo gli ottavi, ha sempre ammesso di averlo detto dal primo giorno di ritiro che avrebbero vinto il Mondiale. E ogni trionfo si porta con sé riti, talismani e credenze mistiche. Gianluca Zambrotta, colonna di quel gruppo, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport, uno dei suoi segreti e riguardava la scelta del cibo.

“Dalla prima partita, la sera prima o due sere prima della partita, io e Simone Barone ci facevamo sempre una omelette. Una frittata, una classica frittata. Da lì in avanti abbiamo sempre mangiato le frittate due giorni prima delle partite. E beh, ci ha portato bene. Ho una foto in cui Barone mi urla dietro qualcosa, non so cosa effettivamente. Avrà detto: ‘Questa coppa l’abbiamo alzata per il rito delle omelette durante il Mondiale’.

Un successo che ha regalato l’eternità sportiva al gruppo di Marcello Lippi. E proprio su questo concetto, Zambrotta ha espresso il suo pensiero, con un’idea finale sulla nazionale di Mancini in prospettiva futura.

“Ancora oggi la gente ti ringrazia. I ricordi rimarranno sempre nel cuore e nella memoria, facciamo parte della storia dell’Italia e del calcio mondiale. Oggi fa effetto non vedere la nazionale non partecipare al mondiale per due volte di fila. Non dobbiamo dimenticare la vittoria dell’ultimo europeo e dobbiamo ricordarci che la nazionale in questo momento si sta ricostruendo. Secondo me Mancini sta facendo un ottimo lavoro, ha bisogno di tempo e pazienza. E’ chiaro però che i giovani devono giocare e devono farlo ad alti livelli. Sono le due cose importanti che bisogna fare”.

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Curionews

CONDIVIDI

CONTENUTI CORRELATI

#zambrotta

# italia

# mondiale