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Osimhen shock: “Ho vissuto un’esperienza pre-morte”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 27/06/2022

L’attaccante del Napoli è tornato a parlare dell'infortunio dello scorso campionato. Un episodio davvero particolare che ha segnato in maniera importante la sua vita: “Ho qualcosa come 18 viti sotto la mascella. Per molte notti non riuscivo a dormire, mi era impossibile anche mangiare dal dolore. Per fortuna che…”

Ci sono infortuni che ti segnano, che ti lasciano le cicatrici nell’anima e un ricordo vivo per tutto la vita. E’ la storia di Victor Osimhen che lo scorso novembre ha vissuto il momento più brutto della sua carriera sportiva. Lo scontro con Milan Skriniar durante la gara Inter – Napoli è uno dei passaggi chiave del suo percorso. E’ tornato a parlare di quell’episodio a Radio Wazobia FM, raccontando con grande lucidità le sue sensazioni.

L’ha definita un’esperienza talmente estrema da paragonarla alla morte. Oggi, a distanza di diversi mesi, è tutto più facile, ma resta il trauma per tutto quello che è accaduto. “Per me l’infortunio contro l’Inter è stato come un’esperienza pre-morte. Quello che posso spiegare è solo quel che ho sentito sul mio corpo. Sono riuscito a rialzarmi da solo e sono riuscito ad uscire dal campo senza barella fortunatamente, avevo capito che potevo gestirlo“.

La paura ha preso il sopravvento una volta giunto in ospedale. La sensazione di poter rientrare subito, poi il responso medico ha frenato l’entusiasmo dell’attaccante nigeriano e creato una catena di malumori, specie quando gli hanno annunciato che nel primo periodo avrebbe dovuto fare dei sacrifici enormi per tornare come prima.

“Quando sono arrivato in ospedale ho detto al medico che sarei tornato a giocare entro due settimane. Invece dalle radiografie è venuto fuori che avevo molteplici fratture ossee che hanno dovuto rimuovere e riparare di nuovo all’interno. Ho qualcosa come 18 viti sotto la mascella. Per molte notti non riuscivo a dormire, mi era impossibile anche mangiare dal dolore. Per fortuna, sono un leone e conosco il tipo di mentalità che ho. Nella mia mente avevo già programmato il mio ritorno dopo l’intervento chirurgico“.

di Mario Lorenzo Passiatore

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