Calcio Estero

Gattuso contro tutti: 'Basta con questi leoni da tastiera'

di Claudio Ruggieri

Foto di Fonte: Mediaset

Pubblicato il 04/06/2022

E' arrivata la risposta di Gennaro Gattuso, fresco della nomina di allenatore del Valencia. L'ex allenatore del Napoli ci è andato giù duro nei confronti di coloro che lo hanno sommerso di critiche per alcune frasi pronunciate in passato. Ma lui non ci sta e attacca tutti...

Ci è andato giù pesante per difendere la propria immagine. Anche perché questa storia sta andando avanti da troppo tempo. Era già successo quando è stato ad un passo dalla panchina del Tottenham; prima della firma pioggia di critiche da parte dei sostenitori degli Spurs che lo hanno accusato di essere razzista, sessista, omofobo. Saltò la trattativa e si ritrovò senza panchina. Stiamo parlando ovviamente di Gennaro Gattuso che è ad un passo dal diventare il nuovo allenatore del Valencia.

E anche in Spagna il clima non è differente di quello che ha trovato in Inghilterra. Sui social è iniziata una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti dell'ex allenatore del Napoli e i tifosi del Valencia si sono divisi in due fazioni: c'è chi appoggia la scelta del tecnico italiano e chi invece vorrebbe vederlo fuori dal club. Questa volta però Gattuso ha deciso di ribattere colpo su colpo attraverso la Gazzetta dello Sport.

"Io sessista, omofobo, razzista? Ma stiamo impazzendo, che si diano tutti una calmata. Non sono sessista, quella frase sulla figlia di Berlusconi è stata mal interpretata, volevo solo difendere il lavoro di Adriano Galliani. Razzismo? E allora perché ho fatto acquistare al Napoli Bakayoko? Mai avuto nulla contro i giocatori di colore, molti dei quali sono stati miei compagni di squadra e amici". 

Prima la difesa della sua immagine calpestata in questi anni dall'odio dei social. La frase incriminata nei confronti di Barbara Berlusconi sarebbe questa: "Le donne nel calcio non le vedo bene". Datata 2013, quando la figlia del presidente entrò nell'organigramma societario dei rossoneri affiancando Adriano Galliani. Gattuso cercò di difendere l'operato dell'allora amministratore delegato dei rossoneri. "Ringhio" ci va duro e inizia a lanciare i primi siluri.

"Che ne sanno di me queste persone che parlano di razzismo, questi leoni che si nascondono dietro una tastiera o dietro un nickname? Da ragazzo sono andato a giocare in Scozia, sapete che può voler dire per un ‘terrone' trovarsi fuori dall’Italia e dimostrare a tutti di riuscire a cavarsela? Tutto quello che sono diventato è stato il frutto di fatica, impegno, sudore. Nessuno mi ha regalato nulla".

di Claudio Ruggieri

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