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Mourinho attacca la Lazio: i biancocelesti rispondono con un comunicato

di Redazione

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 01/05/2022

L’allenatore portoghese è tornato a far la voce grossa nella conferenza stampa post partita. Nel mirino l’arbitro e il Var della partita della Lazio, reo di non aver segnalato il fuorigioco di Acerbi. “Non vedo questa prostituzione intellettuale. Ma se volete nascondere che ieri una squadra ha vinto con un gol…”

La Roma non è andata oltre lo 0 a 0 in casa contro il Bologna. Nel post gara José Mourinho ha alzato la linea di pressione nei confronti degli arbitri e del Var. Riferimento esplicito non solo alla sua partita, ma anche a quella della Lazio il giorno prima, che ha vinto con un gol allo scadere ampiamente discusso per la posizione di Acerbi. Prima una disamina su quanto fatto vedere dai suoi ragazzi e poi ha affondato il colpo.

“Per me è stata una partita con poca qualità, la squadra che voleva vincere non ha fatto tanto per vincere, quella che non voleva vincere ha fatto poco, l’arbitro ha lasciato fare. Ho visto poca qualità”. Questa la prima fotografia dello Special One che non ha salvato la prestazione dei suoi e neppure la conduzione arbitrale. Subito dopo il giornalista ha chiesto lumi sulla posizione iniziale di Zaniolo, partito inizialmente da centravanti per far tirare il fiato ad Abraham. Lì il tecnico portoghese ha vuotato il sacco all’indirizzo della stampa, tirando dentro l’episodio della Lazio.

“Voi non cambiate mai, la storia è sempre la stessa. Alleno da 22 anni, anche il fatto che una squadra possa vincere con un gol in fuorigioco, perché ieri ha vinto una squadra con un gol in fuorigioco. Se oggi non avessi fatto cambi, la critica sarebbe stata di non aver dato la condizione ai giocatori per poter competere con l’avversario. questo in 22 anni non è mai cambiato. Abbiamo giocato dopo Shomurodov e Abraham e non abbiamo migliorato. I giocatori che sono entrati dopo non hanno migliorato”.

Poi ha spostato il mirino sulla condotta dei giornalisti. A suo dire è cresciuto il livello dei media rispetto alla sua prima esperienza italiana. Oggi vedo una stampa assolutamente normale nelle sue analisi. A parte qualche fenomeno che arriva sempre, vedo una stampa seria, critica e analista. La domanda precedente era correttissima, intelligente. Non vedo questa prostituzione intellettuale. Ma se volete nascondere che ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nell'anno 2022 mi devi fare questa domanda di nuovo".

La risposta della Lazio: il comunicato contro Mourinho
"Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola.

La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare".

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