Calcio Estero

Il Senegal può spaventare le Big al Mondiale in Qatar!

di Fabio Marsiglia

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 05/04/2022

Archiviato il sorteggio di Doha, è già tempo di aprire il dibattito sulla composizione dei gironi e sulle principali contendenti alla vittoria del Mondiale 2022. Tra le solite Big potrebbe spuntare fuori una mina vagante che potrebbe cambiare tutti i piani.

Le squadre favorite per il Mondiale in Qatar sono i soliti: la Francia campione in carica, la Spagna con le sue stelle nascenti, la Germania che cerca di aprire un nuovo ciclo vincente; spicca, ahinoi, l’assenza dell’Italia, ma l’argomento è già stato ampiamente sviscerato.

Andiamo piuttosto alla ricerca della compagine che può ricoprire il ruolo di ‘outsider’, figura che ogni competizione internazionale che si rispetti esige: a Russia 2018 ha fatto scalpore la cavalcata della Croazia verso la finale, ad Euro 2020 solo la nazionale inglese è riuscita a fermare la corsa della Danimarca nella semifinale di Wembley…e in Qatar?

La candidata perfetta a cui assegnare il compito di sparigliare le carte potrebbe essere la squadra guidata da Aliou Cissè, il Senegal.

I Leoni della Teranga si sono qualificati dopo una sfida epica il 29 marzo scorso con l’Egitto di Mohamed Salah, risolta ai rigori dopo il risultato di 1-1 tra andata e ritorno, andando a ricreare lo stesso scenario della finale di Coppa d’Africa svoltasi meno di 2 mesi prima in cui il Senegal aveva trionfato, sempre contro i nordafricani, in seguito ai tiri dagli 11 metri.

La selezione, dunque, è lanciata e gode di ottima forma. La costruzione di questa striscia di successi, però, parte da lontano: precisamente dal 2015, anno in cui Cissé venne nominato C.T., dopo essere stato già assistente di Diouf nel 2012. Il percorso intrapreso ha portato, 3 anni dopo, ad una qualificazione ai Mondiali che mancava da 16 anni: in Russia però arrivò un’eliminazione ai gironi dolorosa, decisa dalla differenza reti a favore del Giappone.

A novembre invece la storia potrebbe essere molto diversa, per una serie di fattori: i primi sono di natura squisitamente tecnica; il Senegal, come detto, ha appena vinto la Coppa d’Africa, si trova al 18esimo posto del ranking Fifa ed ha un organico molto competitivo. Vi è infatti almeno un leader per reparto: in porta, Edouard Mendy, che si è preso con merito il posto da titolare nel Chelsea stellare di Tuchel; in difesa, Kalidou Koulibaly, capitano in Nazionale e punto fermo del Napoli da anni, peraltro in piena corsa scudetto; a centrocampo c’è l’esperienza di Idrissa Gueye, fedelissimo di Cissé e stabilmente impiegato da Pochettino nel PSG; davanti, poi, la classe cristallina di Sadio Mané, gioiello del Liverpool che ha fatto impazzire la Kop innumerevoli volte.

Poi ci sono anche altri aspetti che fanno ben sperare: l’ultima apparizione ad un mondiale del Senegal, nel 2002, è memorabile; fu, infatti, la prima partecipazione in assoluto della selezione africana alla massima competizione per nazionali, un cammino che si interruppe ai quarti di finale contro la Turchia. E qui, le coincidenze curiose con Qatar 2022: vent’anni fa il capitano di quella storica spedizione era proprio Aliou Cissé e nella partita di apertura del torneo i Leoni sconfissero clamorosamente la Francia campione del mondo in carica; anche quest’anno il Senegal aprirà la competizione contro un grande avversario: l’Olanda di Van Gaal. E guiderà il gruppo Cissé, stavolta come Commissario Tecnico.

Insomma, le premesse ci sono e sono buone, considerando anche un girone che, tolti gli Orange, resta assolutamente abbordabile, con il Qatar padrone di casa e l’Ecuador; resta solo da vedere se saranno rispettate o meno, ma questo lo capiremo solo il prossimo inverno.

di Fabio Marsiglia

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