Calcio Estero

I punti cardine del nuovo Barcellona di Xavi!

di Lorenzo Di Lauro

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Pubblicato il 19/03/2022

Dopo le difficoltà di inizio anno con Koeman, il Barcellona alla guida di Xavi sta finalmente trovando una certa continuità di risultati. Se in Liga sarà difficile togliere il primo posto al Real, i Blaugrana sognano di batterlo nel big match della domenica sera.

Ad inizio anno, complice anche l’addio di Leo Messi, il Barcellona sembrava essere in una crisi senza fine di gioco e risultati. Il rapporto con Ronald Koeman non è mai decollato, e a metà stagione sembrava impossibile anche solo qualificarsi per la Champions del prossimo anno. L’arrivo di Xavi ha ridato entusiasmo ad un ambiente in netta difficoltà.

Dopo qualche difficoltà iniziale, l’ex pilastro della Spagna ha trovato la giusta quadra, riuscendo ad invertire una tendenza che da inizio anno sembrava essere negativa. Se da una parte ha dovuto fronteggiare l’inatteso ritiro del Kun Aguero per problemi cardiaci, dall’altra gli acquisti di Aubameyang e Ferran Torres hanno rafforzato nettamente un reparto che precedentemente poggiava sul solo Depay, spesso alle prese con noie muscolari. E adesso che la squadra ha ritrovato brio offensivo, si sono intravisti segnali di risveglio anche da Ousmane Dembelè, fino a qualche mese fa un flop di dimensioni catastrofiche. Il ritorno di Dani Alves ha aggiunto un altro veterano nello spogliatoio, oltre a Piquè e Busquets: anche Ter Stegen, che ad inizio stagione non stava rendendo al massimo, sembra essersi ritrovato. Ma gli occhi degli appassionati sono tutti concentrati sui nuovi giovani del vivaio, Gavi e Pedri su tutti: nonostante la giovane età, hanno mostrato fino ad adesso una maturità calcistica impressionante, oltre che un talento con ampi margini di miglioramento.

Il Clasico stavolta probabilmente non deciderà la Liga, considerato l’ampio vantaggio del Real in classifica sulle avversarie, ma può servire ai Blaugrana per aumentare la consapevolezza delle proprie risorse e allungare la striscia positiva. In Europa League invece, dopo aver eliminato Napoli e Galatasaray, il Barcellona è la favorita contro cui tutte, Atalanta compresa, dovranno fare i conti. Vincere una competizione europea in un momento di difficoltà e nella prima stagione senza un totem come Lionel Messi sarebbe un ottimo risultato. Di una cosa siamo sicuri: è questione di poco tempo per il ritorno tra le top europee e per la nascita di un nuovo ciclo, magari proprio con Xavi come leader. Essendo stato allievo di Guardiola, a sua volta cresciuto con Cruijff, sarebbe uno straordinario segnale di continuità tra generazioni.

di Lorenzo Di Lauro

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