Calcio Estero

Dg Shakhtar: “Hanno ucciso un nostro allenatore, anche voi siete…”

di Redazione

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 04/03/2022

Serhyi Palkin, direttore generale del club, ha comunicato il lutto che ha colpito il club per via dei conflitti armati di questi giorni. Con grande dolore ha chiesto aiuto a tutti coloro che guardano inermi: “Non si può stare in silenzio, ognuno di voi sarà colpevole e responsabile dei reati commessi"

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Ormai da nove giorni va avanti in maniera incessante la guerra in Ucraina, con la popolazione che è costretto ad abbandonare le proprie case per raggiungere i confini e trovare riparo in Polonia o in Moldavia. Sono tanti, troppi, i civili che hanno perso la vita nelle ultime ore.

E’ un dramma che sta coinvolgendo anche il mondo dello sport. Con la fuga dello staff italiano dello Shakhtar Donetsk e, Roberto De Zerbi, che ha descritto in maniera toccante i momenti prima di partire. Così ha deciso di parlare anche Serhyi Palkin, direttore generale del club ucraino, per dare un triste annuncio, in seguito agli ultimi bombardamenti.

"Un nostro dipendente è stato ucciso ieri. Era un allenatore dei bambini, e un frammento di un proiettile lo ha colpito. La Russia sta uccidendo gli ucraini, fermate questa follia. Non si può stare in silenzio, ognuno di voi sarà colpevole e responsabile dei reati commessi".

Parole pesanti che fanno seguito alle dichiarazioni di Carlo Nicolini, direttore sportivo del club, andato via insieme a De Zerbi e altri dieci italiani dello staff. Ha parlato di viaggio lungo ed estenuante segnato dal rumore delle bombe che assediavano Kiev. E nel tentativo di raggiungere il supermercato in tanti hanno rischiato la vita.

“Avevano finito il latte e i pannolini, due di noi hanno rischiato e hanno fatto un giro al supermercato per fare una piccola scorta per i bimbi dei brasiliani. C’è stata una forma di eroismo da parte di tanti.”

Il pensiero dello staff italiano va ai calciatori ucraini costretti ad arruolarsi e combattere una guerra che non hanno voluto. A difendersi in queste ore dall’offensiva russa che assedia le città dell’Ucraina. Lo stesso De Zerbi ha affermato che sono sempre in contatto con i ragazzi, nella speranza di ricevere ogni giorno il loro messaggio: “E’ tutto ok”.

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