Strascichi
e polemiche, la coda della partita contro la Svizzera è ancora lunghissima. L’eliminazione
agli ottavi di finale dell’Europeo ha fatto tanto rumore soprattutto per le
modalità con cui gli azzurri hanno abbandonato il torneo. Scarichi, senza identità
e quasi mai pericolosi nel corso dei novanta minuti. In evidenza una condizione
fisica davvero precaria che non ha esaltato nemmeno un giocatore di movimento.
Insomma, si salva solo Donnarumma, bersaglio e portabandiera di una spedizione
che è andata sotto nel punteggio quattro volte su quattro e ha faticato anche
per le cose ordinarie.
I
giornali hanno puntato il dito contro Gravina e Spalletti in primis e, ovviamente, sui calciatori più rappresentativi e di maggiore personalità. Tra i
giornalisti più duri nelle analisi e nelle valutazioni, c’è sicuramente Michele
Criscitiello che nel suo editoriale su Sportitalia ha alimentato dubbi e
sospetti sul commissario tecnico. Di seguito una parte del suo sfogo.
“Alla base c’è il
solito errore di Gravina che di calcio e di politica calcistica non capisce
nulla. Se prendi Spalletti 10 mesi fa e sai come gioca ma nel giro della
Nazionale hai tutti difensori che giocano 12 mesi all’anno a 3, questo
significa sbagliare ogni tipo di valutazione in partenza. Spalletti è
peggiorato dopo lo scudetto a Napoli. Ha tirato fuori una arroganza fuori luogo
per uno che in carriera ha vinto poco o nulla, ha sbagliato tutte le
dichiarazioni mediatiche dal prima Europeo al pre Spagna, per finire con il
post Svizzera. Gli dovrebbero mettere un tutor come ufficio stampa.
Si è prestato
agli ordini dall’alto su Fagioli – continua ancora Spalletti - ed è stato imbarazzante quanto il ragazzo in
campo. Puoi convocare un calciatore che durante l’anno non ha mai avuto ritmo
partita ed era reduce da un massacro psicologico? Hai dato segnali pessimi dal
primo momento. Convochi Fagioli e lasci a casa Locatelli? Giusto per fare un
nome a caso. Sei presuntuoso (calcisticamente) e hai voluto giocare col fuoco
rimanendo ustionato. Non hai saputo leggere una partita, non hai indovinato una
formazione per poi scaricare i ragazzi a fine Europeo, ai quali ora dovrai
chiedere uno sforzo per le qualificazioni Mondiali. I calciatori non vogliono
vedere Spalletti neanche in cartolina”.
di
Mario Lorenzo Passiatore