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Caso scommesse, il padre di Fagioli: 'Non facciamo miracoli. Penso che i procuratori...'

di La Redazione

Pubblicato il 14/10/2023

La posizione di Nicolò Fagioli è quella più grave, almeno fino a questo momento. Si parla di un debito contratto di circa 1 milione di euro. Il padre del centrocampista della Juventus è intervenuto per difendere il figlio e lanciare un messaggio ai procuratori. 

La posizione di Nicolò Fagioli è quella più compromessa nell'ambito del caso scommesse. Uno scandalo scoppiato in questi giorni che è destinato a lasciare strascichi nel calcio italiano. Il centrocampista della Juventus si è autodenunciato, da capire se le scommesse venivano fatte anche sul calcio italiano.

Il padre di Fagioli, intervistato da La Repubblica, ha voluto difendere il figlio: "Ci sono tante cose non vere che sono state dette su mio figlio. Ma ovviamente oggi nessuno mi darebbe retta. Io lavoro tutto il giorno, così come mia moglie, siamo sempre stati vicini a nostro figlio, ma ovviamente non possiamo fare miracoli.

I club per tante ragioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita, né possiamo farlo noi genitori, una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani giocatori rispetto ai rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto. Così giustificherebbero quel che guadagnano".

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