Serie C

La Lavagna di MondoC: i voti della seconda giornata

di Dario Gallitelli

Pubblicato il 12/09/2023

VOTO 1: Al (fu) Avellino di Rastelli. Male, male, ma proprio male, male, male. Parte così la stagione dei Lupi che non ingranano la marcia ed offrono un’altra prestazione da Horror, uscendo sconfitti dal Menti. Diamo i numeri? Zero punti, zero gol fatti, zero gioco, ed un poco lusinghiero ultimo posto. Chi paga il conto? Ovvio, come sempre il tecnico, con tanti cari saluti a Rastelli, che inaugura la stagione degli esoneri. Gli diamo un secco uno…e siamo fin troppo buoni.

VOTO 2: Alla Giana Erminio. Ora, comprendiamo tutto: Il Vicenza dei sogni, l’eurogol di Fausto Rossi che stappa la partita, il gol su rigore, ma la squadra di casa, domenica pomeriggio, esattamente dov’era? Disastro totale, prova impalpabile quella dei ragazzi di mister Chiappella che sbandano clamorosamente, vanificando per gioco e risultati, il colpo gobbo progettato e messo a segno contro la Pro Patria. Sveglia Giana, sveglia!

VOTO 3: Alla Riviera che non ride. Ok, settembre è mese triste per gli amanti del mare, per i bagnini che salutano le turiste baltiche, per ristoratori ed albergatori. Ma si fa fatica a collegare il tramonto della bella stagione con la partenza disastrosa dell’ambizioso Rimini di Raimondi. Malissimo all’esordio contro l’Arezzo, solo male nella sconfitta interna consegnata a domicilio dall’Olbia nell’ultimo turno. Al netto del mercato estivo di livello, qualcosa non quadra, urge inversione di tendenza e anche in fretta. Malinconico.

VOTO 4: Chi ha visto il Crotone? Cum, Maniero, Maniero! Non è una filastrocca ma la sinfonia con la quale la Turris di Caneo le suona ai Pitagorici. Chiariamo subito, il voto è frutto del risultato e non di una prestazione che tutto sommato non è indecente, ma la sensazione è che a questa squadra possa ancora mancare qualcosa per poter ambire alla promozione diretta. Poi è certo, se Avellino, Benevento e Catania, non volano…tutto è possibile. Impolverato.

VOTO 5: Ai rimpianti del Pescara. Uscire con un punto dal “Curi” di Perugia, non può, storicamente, essere un risultato da cestinare. Se però, il pari arriva dopo aver sciupato nell’ordine, le occasioni capitate sui piedi di Merola, Cuppone, due volte di fila Accornero, poi ancora Cuppone, ma sopratutto, dopo aver centrato un legno con Dagasso, per poi continuare a maledire ancora Adamonis, superlativo su Cuppone, prima di “ammirare” sconsolato il volo non propriamente plastico di Plizzari, ci sta che post novanta di gioco si possa avere necessità di trangugiare avidamente una confezione di Maalox. Poco male, campionato lunghissimo, adriatici più che mai vivi…e poi quando c’è Zeman, c’è vita!

VOTO 6: A Radja Nainggolan. AAA Squadra Cercasi, astenersi perditempo. Mai ci saremmo aspettati di trovare tra le colonne degli annunci, quello del belga che cerca casa. E a questo diamo un voto 4. La media però la alza la piazza che dall’altro capo del telefono risponde presente, del tipo: “Pronto Radja, sono Pierluigi Valentini. Sono all’aeroporto, a che ora sbarchi?”. Non succede ma se succede, Brindisi diverrebbe Capitalia della C per un anno, e allora voto 8. Quattro a Radja + Otto al Brindisi fa 12, diviso due…Sei!

VOTO 7: Ad Elian Demirovic. Lo avete già visto? Nooo? Bacchetta alla mano e 70 dietro alla spalla, dirige l'orchestra perfetta della Virtus Verona. Corre, lotta, se è necessario randella, recupera e imposta, una volta per Danti, l'altra per Casarotto. Piede (sinistro, e non è un dettaglio, ndr) delicato e visione di gioco totale, il buon Elian, mezz'ala dagli intenti nobilissimi, sfiora anche un gol a giro da cineteca che esce di qualche centimetro. Prendete carta e penna, anzi chiamate Pantaleo, offro io e non voglio nulla in cambio. Tantissima roba!

VOTO 8: All’eurogol con cui Fausto Rossi, sboccia la gara di Gorgonzola contro la Giana Erminio. Quattro minuti sul cronometro, palla che balla sulla trequarti, l’ex Juve e Valladolid, addomestica di petto, lascia rimbalzare e autorizza il lancio di un sinistro terra – aria, che muore all’incrocio dei pali. La copertina della seconda giornata è tutta per lui! Marziano.

VOTO 9: A Bruno Caneo. Il discepolo di Gasperini, ingrana la leggera e permette alla Turris di mettere a referto una partenza sprint inaspettata. I corallini, spolverano un bomber d’annata, tale Riccardo Maniero e tolgono i veli ad un enfant prodige, quel Gianluca Cum, due presenze, due gol pescato dal Matera, piazzandosi in testa alla classifica. Com’era l’adagio, “Le minestre riscaldate non funzionano”?, in questo caso meglio Venditti: “Certi Amori non finiscono…”. Buon Karaoke e bentornato Mister!

VOTO 10: Nalini, Zigoni, Danti, Juanito Gomez, Daffara. Se non è Cocoon, poco ci manca. Il miracolo, si chiama Virtus Verona, si scrive Virtus Verona ma si legge Gigi Fresco. Presidente, allenatore ed effigie. Simbolo capace di irretire anche le velleità berlusconiane, che sulla panchina del suo Milan, fisicamente, non si è mai seduto. La leggenda invece è là, in panca dal 1982 e adesso si gode un giocattolo dagli ingranaggi perfetti: due partite, sei punti = Primo posto. Dieci pieno alla Virtus Verona e a Gigi Fresco. Baluardo!

di Dario Gallitelli

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