Serie C
Eziolino Capuano show: “L’allenatore è come il prete, io vivo di queste cose. Vi dico...”
03/06/2024
di Mario Lorenzo Passiatore
Interessante intervista del vulcanico allenatore del Taranto sul suo modo di vivere gli eventi in panchina. E’ stato il vero artefice della grande stagione dei rossoblù in serie C. “Mi sono sempre sentito uomo del popolo, sono uno che vive di emozioni e commozioni, per me il calcio è un motivo trainante anche nella vita…”
Ha sfiorato il miracolo con il suo Taranto, senza la penalizzazione avrebbe chiuso al secondo posto nella regular season. Un grande rimpianto per giocare poi i play off da posizione privilegiata. Ma così non è andata, nonostante i molteplici sforzi della squadra di Eziolino Capuano, la corsa del Taranto si è fermata contro il quotato Vicenza.
L’uomo del popolo che ha riportato la gente allo stadio Iacovone e restituito dignità alla piazza. Adesso discuterà del suo futuro con il presidente Giove, nulla è scontato e le cose potrebbero nuovamente cambiare nel corso dei prossimi giorni. In queste ore ha rilasciato un’interessante intervista a TuttoPotenza, in merito al suo modo di vivere gli eventi e, la partita, in particolare.
“Io vivo per queste cose, mi sono sempre sentito uomo del popolo sono uno che vive di emozioni e commozioni, per me il calcio è un motivo trainante anche nella vita, nell’educazione, in tante situazioni. Per me il calcio non è l’essenza del risultato che si compie la domenica, io dico sempre ai miei calciatori che il voler vincere è un desiderio di tutti, sapersi preparare è un privilegio di pochi, è quello che deve essere il nostro obiettivo.
Ho visto tanti giovani allenatori ai quali auguro una carriera molto più importante della mia. Essere sempre se stessi, fare con la propria testa e lottare sempre per il popolo perché un allenatore rappresenta un popolo, che vive il risultato della propria squadra in funzione di tutta la settimana, quindi noi abbiamo un dovere, abbiamo delle situazioni importantissime, ho sempre detto: l’allenatore è come un prete, lo devi avere dentro, è come avere una vocazione perché rappresenti un popolo”.
di Mario Lorenzo Passiatore