Serie A

Pippo Inzaghi: “Simone ai livelli di Guardiola, nessuno come lui avrebbe…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 20/06/2023

L’ex calciatore del Milan ha elogiato il lavoro del fratello sulla panchina dei nerazzurri. Poi ha attaccato chi l’ha criticato aspramente nel corso dell’ultima stagione. “Simone in due anni ha fatto cinque finali. Lui con la sua serietà e dedizione ha dimostrato di essere ai livellli…”

“Il momento giusto” è il libro di Super-Pippo Inzaghi che nelle ore successive alla pubblicazione ha subito fatto parlare di sé con una serie di estratti sul ritiro dall’attività agonistica. Il rapporto con Galliani, i disguidi con Massimiliano Allegri e tanta vita privata. Ci sono stati diversi momenti di crisi interiore, soprattutto nel periodo successivo all’addio al calcio. Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport, motivando la scelta di dare vita a una vera e propria biografia.

“Non ero molto propenso a scrivere questo libro, ma poi ho pensato che era il momento giusto per tracciare una linea. Ho pensato anche ai miei tifosi, che anche quest'oggi mi hanno fatto emozionare. Il Momento Giusto (il titolo del libro, ndr) ti deve sempre capitare, anche da allenatore. Se lavori con dedizione, alla fine arriva il giusto premio”.

Dalla routine da calciatore alla nuova vita da allenatore. Cambia tutto: il modo di relazionarti con il gruppo, il senso di responsabilità e la capacità organizzativa con lo staff. Un mondo totalmente differente fatto di continui stimoli quotidiani.

“Da allenatore vieni giudicato dai risultati. Gli allenatori vengono esonerati, ma non diventano brocchi. Un allenatore deve avere la società giusta, i dirigenti giusti ed i calciatori giusti e poi fare pochi danni. Ho avuto un momento in cui non sono stato bene dopo aver allenato al Milan, quella sosta mi ha fatto pensare troppo. Poi è arrivato il Venezia e da lì sono ripartito. Ci sono tanti giovani che quando smettono si trovano davanti a momenti complicati. La famiglia ti può aiutare tantissimo, poi si riparte più forte di prima”.

Il rapporto con il fratello Simone, spesso bersagliato dalle critiche nel corso della passata stagione. Nonostante tutto, è riuscito ad isolarsi e a stimolare la squadra fino alla finale di Champions League.

“È stato un fuoriclasse, nessuno avrebbe saputo reagire come ha fatto lui. Le critiche sono ingiuste, Simone in due anni ha fatto cinque finali. Lui con la sua serietà e dedizione ha dimostrato di essere ai livelli di Guardiola, se non superiore. Io sono il fratello, ne parlo bene, ma è uno dei migliori allenatori del mondo".

di Mario Lorenzo Passiatore

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