Serie A

Sabatini: “Ho tentato il suicidio, ho fatto quasi a botte con…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 09/04/2023

L’ex dirigente della Roma ha raccontato uno spaccato della sua vita e diversi estratti del libro sono stati ripresi in queste ore. Dai momenti di debolezza alla gestione del gruppo squadra, gli aneddoti sono tanti. Il mio corpo è ferito perché non gli ho risparmiato niente, l'ho usato, ne ho abusato, ho vissuto tutto con lui”

Sabatini si è raccontato nella sua autobiografia: “Il mio calcio furioso e solitario”. Alcuni passi del libro sono stati pubblicati da Repubblica che ha messo in evidenza le debolezze dell’uomo e del professionista. E’ stato un grande scopritori di talenti, a Roma ha trascorso un quinquennio importante, riuscendo a far transitare fior di campioni. Ha avuto un grande impatto anche in piazze meno prestigiose ma sempre tanto passionali.

"Ho fatto di tutto per suicidarmi, senza successo. Il mio corpo è ferito perché non gli ho risparmiato niente, l'ho usato, ne ho abusato, ho vissuto tutto con lui: sesso, scontri, rabbie, viaggi. Non sopporto chi insulta i miei uomini, anzi non lo permetto. Saputo, il presidente del Bologna, ha urlato: questa è una squadra di merda. Per messaggio gli scrivo che il responsabile sono io e che ci sta che me ne vada. Lui il giorno dopo concorda". E ancora: "Alla Sampdoria ho fatto quasi a botte con Ferrero perché inveiva contro l'allenatore Giampaolo dopo una brutta partita persa a Bologna". 

Il futuro e quella voglia matta di guardare oltre e tornare in pista. "Sono fermo da un anno, ho crisi di astinenza, ma sono anche curioso di questo libro. Voglio sia un successo, non posso sopportare un fallimento". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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