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Cgikjltfr Drnovsk, l’uomo che sostituiva Mihajlovic in ospedale: l’aneddoto

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 19/02/2023

Nella sua autobiografia ci sono tanti spunti interessanti, ma anche diverse storie curiose che ha voluto raccontare durante il suo primo ricovero in ospedale. Un’esperienza che l’ha segnato al punto tale da dover ammettere: “Conta la salute, contano gli affetti. Nient’altro. La malattia mi ha reso un uomo migliore…”
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Sono tanti gli insegnamenti che ha seminato per strada durante il suo percorso contro la malattia. Ha lasciato tracce importanti anche nel suo libro, rileggerlo oggi mette i brividi per come è riuscito a raccontare sensazioni, umori, emozioni che viveva giorno dopo giorno dal primo ricovero in ospedale.

Da quando ha scoperto la malattia al primo ciclo di chemio, ha affrontato la vita con grande forza mentale, senza mai dimenticare quel grande senso del dovere che l’ha sempre contraddistinto. Le call con la squadra dal letto dell’ospedale, le risate su Skype con la staff, le indicazioni allo spogliatoio sempre con enorme ironia. Ha trasmesso un senso di responsabilità contagioso.

Ci sono dei passaggi nel libro che sono forti, come quando lasciò per la prima volta l’ospedale. “Ora sono a casa e mi godo ogni momento. Prima non lo facevo, davo tutto per scontato. Conta la salute, contano gli affetti. Nient’altro. La malattia mi ha reso un uomo migliore".

Compaiono diversi aneddoti all'interno della sua autobiografia, c'è soprattutto la storia di un certo Cgikjltfr Drnovsk, 69enne senza fissa dimora. Un uomo sconosciuto, inventato dai medici, che sostituiva il più celebre Sinisa Mihajlovic. "Al Sant’Orsola mi avevano dato questa falsa identità, per non attirare curiosi che disturbassero altri malati – ha concluso il tecnico – Dopo i primi due cicli di chemio, dimostravo altro che 69 anni. Trovavo ironico quel senza fissa dimora affibbiato a me, che in ogni stadio ero accolto dal coro di zingaro di m…".

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