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Juventus, Chiesa e l'infortunio: 'Ho iniziato a piangere quando il dottore...'

di Claudio Ruggieri

Pubblicato il 03/02/2023

E' uscito su Prime Video "Back on Track", il documentario su Federico Chiesa che ritorna sul momento dell'infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per un anno. Momenti terribili che l'ex viola ha raccontato...

Il gol in Coppa Italia contro il Monza è stata una liberazione. Un anno dopo quel maledetto infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi per un anno. Federico Chiesa ha raccontato il suo infortunio, i momenti, la tensione e le paure, nel documentario di Prime Video "Back on Track". Parole forti per ricordare quel terribile momento durante un Juventus-Roma in campionato.

"Stavo per calciare, mi entra Smalling e sento una fitta pazzesca al ginocchio. In un primo momento pensavo mi fossi strappato un tendine, vado a terra e sento il ginocchio che si spegne. Entra il campo il dottore e gli ho detto che non mi sentivo più il ginocchio. A bordocampo ho deciso di provare, ma ad ogni passo sentivo ‘stock’. Ho iniziato a piangere appena il dottore mi ha praticato una sorta di mossa per vedere se il crociato tiene o meno. Si è gelato e ha scosso la testa. Ho iniziato a disperarmi, a piangere, non servono neanche le parole in quei momenti”.

Chiesa ricorda anche i momenti difficili della riabilitazione, un momento duro che però ha superato anche grazie alla sua fidanzata Lucia: "Per me è il giorno uno della riabilitazione, ho avuto le stampelle per sei settimane ed è come se non avessi mai lasciato l’ospedale perché avevo sempre bisogno dell’aiuto di qualcuno. Quando le ho mollate è stata una liberazione, non le sopportavo più. Abituato a correre a 37 km/h è stato veramente uno strazio. Tante volte nell’allenamento mi veniva proprio male e invece ogni volta avevo la forza di farne un’altra, quello era proprio il riabilitarsi: andare oltre quando preferiresti mollare. 

Per la partita d’addio di Chiellini, sono andato per la prima volta con Lucia. C’è stata questa conoscenza diversa dal solito, abbiamo iniziato a sentirci i primi giorni di gennaio. Io volevo vederla, solo che mi sono rotto il crociato e ho dovuto convincerla a venire a trovarmi, pensava che io fingessi il dolore. Preferiva ci vedessimo fuori, io le spiegavo che non potevo. Poi si è convinta e ci siamo incontrati a casa mia e ha capito che non potevo muovermi dal divano”.

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