Calcio Totale Racconta

Redondo e l'aneddoto su Berlusconi: 'Rimasi sbalordito...'

di Claudio Ruggieri

Pubblicato il 06/09/2022

L'ex centrocampista argentino del Milan racconta la sua sfortunata esperienza in rossonero. Due anni fermo per un brutto infortunio, eppure i tifosi del Milan apprezzarono il suo modo di fare, il suo comportamento professionale fino alla fine. E lui ricorda un aneddoto su Berlusconi...

Quando il Milan lo acquistò per 18 milioni di euro, tutti erano convinti che i rossoneri avessero messo a segno un colpo sensazionale. D'altronde parlavamo di uno dei migliori centrocampisti dell'epoca. Ma il calcio, così come la vita, è imprevedibile, e un maledetto crociato decise di mettersi in mezzo tra il Milan e Fernando Redondo, il "Principe triste". Elegante e malinconico.

Negli occhi di tutti gli amanti del calcio c'è la grande giocata ai danni di Berg in un Manchester United-Real Madrid di Champions League. L'anno in cui il Real vince la Champions League contro il Valencia. E Redondo è uno dei centrocampisti più eleganti visti in Europa. E il Milan si innamora di lui. Soprattutto il presidente Silvio Berlusconi, come ricorda lo stesso Redondo a Marca.

"Offrivano 18 milioni di euro, era una bella cifra per un calciatore di 31 anni. Il club mi ha detto che avrebbero accettata l'offerta. Mi ha colpito un po’ nell’orgoglio che il Real abbia voluto vendermi. D’altra parte però si parlava del Milan e c’era Berlusconi che mi chiamava personalmente affinché diventassi rossonero". 

Peccato che l'esperienza al Milan inizia con il peggiore dei modi, rottura del legamento crociato del ginocchio e praticamente due anni fermo: "Il sistema di allenamento era diverso, con molto carico fisico e molto lavoro di forza. Non ho detto niente, un po’ per orgoglio, ma muscolarmente ero morto. E mi sono rotto i legamenti del ginocchio destro, non ho potuto giocare neanche una partita per due anni. Pensa, andare al Milan e poter esordire solo due anni dopo. Una pazzia".

Ritornerà a giocare in rossonero dopo due anni, facendo in totale 32 presenze. Ma soprattutto raccogliendo gli applausi dei tifosi del Milan e dell'intero calcio italiano quando decise di auto-sospendersi lo stipendio nel periodo in cui era infortunato. Eppure di quel Milan Redondo ricorda perfettamente tutto, soprattutto l'aneddoto legato al presidente Berlusconi.

"A Milanello ci allenavamo e di colpo arrivavano macchine con i vetri oscurati, un elicottero. Era Berlusconi, che scendeva, ci salutava e ci faceva una specie di discorso tecnico. Rimasi sbalordito". 

di Claudio Ruggieri

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