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PSG, Ocampos mette in riga tutti: ecco come verranno controllati i calciatori

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 06/08/2022

Il dirigente del club ha stilato le nuove regole dello spogliatoio che vanno oltre il rettangolo verde. Dal campo ai locali notturni, Ocampos ha fatto una vera inchiesta per conoscere le abitudini dei suoi e il quadro non è certamente confortante. Le misure saranno drastiche e chi non si adeguerà sarà libero di andare via: “Il gruppo prima dei singoli, chi non è d’accordo…”

Il vento è cambiato, almeno così sembra sotto la Torre Eiffel. Con il duo Galtier – Ocampos si è passati a un mercato meno stellare e più funzionale, è certamente questo il primo effetto nei primi mesi di gestione. Più campo, meno copertina, con maggiore occhio alla comunicazione: misurata con pochi titoloni da regalare ai giornali. E’ improbabile mantenere un profilo basso con tutte quelle stelle in squadra, ma in casa PSG vogliono tenere le luci dei riflettori puntate solo ed esclusivamente sul campo.

Così L’Equipe in queste ore ha parlato di una vera inchiesta del nuovo direttore del PSG. Ocampos ha scoperto che tanti calciatori sarebbero degli assidui frequentatori dei locali notturni. Come fare per contrastare queste vecchie abitudini? Parlare con i proprietari dei locali, chiedendo di inviare una segnalazione al club con foto e nome del calciatore in questione. Non sappiamo quanto possa essere efficace come misura e soprattutto se i titolari dei locali si presteranno realmente a questo giochino, contrastando i loro principali clienti.

Ci saranno delle nuove regole anche durante i pranzi di squadra. Vietato usare e portare con sé gli smartphone, zero distrazioni in determinati momenti. Su questo lo staff non intende negoziare o accettare compromessi: “Chi vuole andare via può farlo. Il gruppo prima di tutto”. Le regole ci sono e partono ufficialmente dalla nuova stagione sportiva. Il piano è bello, poi bisognerà capire col tempo se sarà funzionale per tutti. Dai locali notturni ai pranzi di gruppo, al via un nuovo sistema di controllo per i calciatori, star incluse.

di Mario Lorenzo Passiatore