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De Laurentiis duro: 'Mai più giocatori africani nel Napoli'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 03/08/2022

Il presidente del Napoli è stato molto chiaro durante un suo intervento ai microfoni di Smart Talk, la trasmissione di Wall Street Italia, in cui ha parlato del calcio in generale e del perché non ha più intenzione di comprare giocatori africani per il suo Napoli.

Come sempre Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena soprattutto quando si parla di calcio e bilanci. Il suo Napoli è spesso stato un esempio dal punto di vista finanziario, anche se i tifosi vorrebbero qualcosa in più per rivivere i sogni di gloria dei tempi di Maradona, con i due Scudetti vinti. Ma il patron del club partenopeo è stato chiaro, rivelando anche le perdite che ha dovuto subire il club in questi due anni di pandemia.

"Il mondo del calcio è cieco. Tutti si sono dimenticati del Fair Play Finanziario. E il calcio non è solo passione, ma anche industria. E se è industria non si può dimenticare. Uefa, Fifa e le Leghe dovrebbero operare per noi ed invece noi siamo semplicemente i loro feudatari. Il Napoli guadagna? Non è vero, ci stiamo leccando le ferite perché abbiamo perso 200 milioni di euro negli ultimi due anni. Il mondo del calcio non sa gestirsi, si fa il teatrino per gli altri".

Questo intervento, riportato dalla Gazzetta dello Sport, è stato fatto durante la trasmissione Smart Talk di Wall Street Italia, in cui il presidente del Napoli ha illustrato la situazione preoccupante del calcio italiano ed in generale del calcio mondiale. Ed è pronto a rilanciare questo mondo attraverso un nuovo campionato, come ha spiegato abbondantemente durante il corso del suo intervento. 

"Noi come cretini ci prestiamo a giocare circa 50 partite all’anno. I 5 paesi più importanti devono fare un torneo tutto loro. Basta con queste competizioni farlocche come Champions, Europa e Conference League. Bisogna far nascere competizioni che si giochino durante una settimana tra i top 5 campionati europei. Superlega? Bah, ero contrario, perché era una competizione a invito. C’erano dei privilegiati che invitavano gli altri. Conference League? È una stupidata. I giovani ci stanno abbandonando perché il campionato è farlocco e non è più competitivo.

E vogliamo parlare della prossima stagione? Hanno stipulato un accordo per disputare un Mondiale in Qatar in inverno. Il Qatar ha il Psg che paga i grandi stipendi perché ogni minuto caccia fuori il petrolio. Il prossimo sarà un campionato di super grande allenamento, diviso in due parti".

Un affondo importante quello di De Laurentiis nei confronti del mondo del calcio ed in particolare con la politica del Psg sostenuto da uno Stato importante come il Qatar che a fine anno sarà la vetrina dei Mondiali di calcio. A proposito di tornei per Nazioni, De Laurentiis ha mandato un chiaro messaggio ai giocatori africani e non è stato proprio tenero.

"Basta africani, oppure che rinuncino a giocare la Coppa d’Africa. Io non ne comprerò più per questo motivo. Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per il mondo nel bel mezzo del campionato".

di Claudio Ruggieri

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