Calcio Estero

Mario Kempes, l'eroe del primo Mondiale!

di Lorenzo Di Lauro

Foto di Picryl

Pubblicato il 13/07/2022

L’attaccante argentino è stato uno dei più grandi della storia del suo paese, ma non è riuscito a restare nell’immaginario collettivo come altri celebri connazionali. Eppure la sua carriera con la maglia dell'Argentina è stata di grande livello.

Il calcio argentino ha sfornato grandi talenti nella storia di questo sport, prevalentemente dal centrocampo in su. Giocatori come Di Stefano, Maradona e Messi resteranno per sempre nell’immaginario collettivo dei tifosi e degli appassionati di tutto il mondo. Chi invece sembra essere un po’ finito nel dimenticatoio, nonostante una carriera dignitosissima e un grande talento, è Mario Kempes, l’eroe del primo, contestatissimo mondiale vinto dall’Argentina.

KEMPES TRA IL VALENCIA E LA NAZIONALE!

Dopo aver segnato caterve di gol in patria, nel 1976 fu ingaggiato dal Valencia, con il quale ha conquistato Coppa delle Coppe e Supercoppa Uefa. Con l’Argentina ha preso parte a tre mondiali, risultando determinante nel 1978, dove chiuse da capocannoniere.

“Kempes mise il calcio argentino sulla mappa del calcio mondiale.

Queste parole di Maradona rendono perfettamente l’idea di quella che è stata l’importanza di Kempes, soprattutto in patria. I due in nazionale si sono passati le consegne nei primi anni Ottanta, risultando decisivi per il proprio Paese in due contesti differenti. Quando Maradona nel 1986 conquistò da protagonista la seconda Coppa del Mondo però Kempes era già un giocatore in età avanzata e alle prese con tanti infortuni, che concluse la sua carriera con esperienze in Austria, Cile e Indonesia.

Il Mondiale del 1978, deciso proprio da lui con una doppietta in finale contro l’Olanda, viene spesso ricordato come una mancata occasione per l’Arancia Meccanica o per la prima Italia di Bearzot, se non per il controverso arbitraggio di Sergio Gonella. Anche per questo motivo le qualità tecniche di Kempes non sono ad oggi molto ricordate, tranne dagli appassionati e da chi c’era in quegli anni. Tra l’altro fu anche l’unico giocatore a non salutare al termine della finale il generale Jorge Rafael Videla, artefice del regime militare in vigore in quegli anni.

Assieme al tedesco Paul Breitner, fu dunque tra quei giocatori che si opposero alla politica di quegli anni, risultando comunque estremamente efficaci in campo. I bambini argentini di oggi crescono giocando a pallone nel mito di Maradona e Messi, ma se si va a chiedere ai tifosi più anziani quale giocatore abbia regalato la prima grande gioia mondiale all’Argentina, faranno il nome di Mario Kempes.

di Lorenzo Di Lauro

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