Serie A

Vieri secco su Dybala, poi critica Inzaghi per la gestione della squadra

di Redazione

Foto di Flick - Wikimedia Commons

Pubblicato il 22/03/2022

L’ex attaccante della nazionale ha espresso il suo pensiero su Paulo Dybala. L’argentino a fine stagione lascerà la Juve. E poi ha analizzato il momento dell’Inter: i nerazzurri da diverse partite fanno tanta fatica sul piano del gioco e dei risultati. “Se hai i giocatori bisogna metterli, perché poi alla fine nella rotazioni riescono a dare tutti il loro contributo. Vi dico che secondo me…”

Nell’ultimo appuntamento della Bobo TV su Twitch, Vieri e i suoi amici hanno commentato le ultime vicende di mercato con il mancato rinnovo di Paulo Dybala alla Juve. Maurizio Arrivabene ha ufficialmente sancito l’addio del dieci bianconero a fine stagione. “Con l’arrivo di Vlahovic a gennaio è cambiato il progetto tecnico”. La Juve ha fatto le sue valutazioni e ora il giocatore sarà libero di accasarsi altrove dopo l’ultima fumata nera.

All’ex attaccante azzurro gli è stato chiesto prima se il giocatore potesse servire all’Inter e ha risposto con un secco: “No”. All’argentino preferirebbe un nove in forte ascesa, proprio come Scamacca del Sassuolo. Poi ha appoggiato la scelta coraggiosa della Juve di puntare su altri obiettivi per il nuovo corso.

“Dybala ha giocato troppo poco per un ingaggio così alto. Ha avuto troppi problemi negli ultimi due anni. Certo, ora resta il problema di prendere un altro numero dieci forte e pronto. Ma questo è un altro discorso, ammesso che vorranno cercare un giocatore così”.

Vieri poi ha fatto una disamina sul rendimento degli ultimi due mesi dell’Inter in campionato. Ha imputato parte della responsabilità a Simone Inzaghi che non avrebbe gestito in maniera adeguata la profondità della rosa. Si aspettata a marzo una squadra meno scarica dal punto di vista atletico.

“Io gioco con Alexis Sanchez e Joaquin Correa. Siccome sono tutti stanchi, perdono punti perché sette-otto giocatori sono stanchi tutti insieme, non solo uno-due. Con uno-due la squadra te la portano avanti gli altri, così devi cambiare. Hai la rosa fortissima. Correa sta bene, buttalo dentro. Anche Robin Gosens deve giocare. Se Edin Dzeko e Lautaro Martinez riposano una partita o due, che succede? Niente. Metti Federico Dimarco, Arturo Vidal e gli altri. Devi farli giocare, se no gli altri li trovi sempre impiccati giocando ogni tre giorni".

Poi ha fatto riferimento alle fatiche di coppa, alla vittoria in Champions con il Liverpool e la gestione delle energie fisiche e nervose del gruppo.

“L’Inter a Liverpool ha vinto una partita stroncandosi in due, facendo molta fatica a livello fisico e mentale. Fai giocare anche Roberto Gagliardini se tutti gli altri sono stanchi. Deve farli riposare un po’, così ti salvi. Ci sono i giocatori, bisogna metterli. Da inizio stagione diciamo che l’Inter ha un grande panchina. La stessa squadra non può vincere lo scudetto, c’è bisogno del gruppo. Se no non ha senso pagare Correa 30 milioni se non gioca mai titolare. E non significa che gli altri non sono bravi. Per vincere lo scudetto devi cambiare di più. Che c’è di male a mettere Dzeko a 30′ dalla fine? Niente”.

di Redazione

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