Serie A

Sacchi in difesa di Pioli: 'Per me non ha tante colpe. Leao? Ho un dubbio...'

di Lorenzo Di Lauro

Pubblicato il 01/03/2024

Arrigo Sacchi ha commentato sulle pagine della Gazzetta dello Sport la stagione del Milan, analizzando il momento di Leao, gli obiettivi della squadra e prendendo le difese del tecnico Stefano Pioli.

Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto sulla stagione del Milan, definendo deludente il percorso del club, mai in lotta per lo scudetto e fuori ai gironi di Champions oltre che dalla Coppa Italia. “Il Milan deve arrivare secondo, e può riuscirci perché ha più qualità complessiva della Juve, e andare in fondo in Europa League. Altrimenti il bilancio non sarà buono!”

È arrivata poi la difesa sulle numerose critiche rivolte all’allenatore: “Vedo che spesso Pioli viene criticato, io non gli darei troppe colpe perché vanno valutati anche il contesto e il gruppo a disposizione. Il Milan a volte dà l’impressione di non saper stare in campo, poi azzecca cinque o sei partite, poi ripiomba nel caos.”

Sul tema ha poi aggiunto: “Non c’è equilibrio sul terreno di gioco e non c’è continuità nei risultati. Così non si va da nessuna parte. Se un giocatore non si sacrifica, se non corre all’indietro rapidamente, se non collabora, Pioli deve avere il coraggio di lasciarlo fuori. Altrimenti quel giocatore danneggia tutta la squadra. Quando vedo i giocatori del Milan sparpagliati per il campo significa che qualcosa non va!”

Un’ultima considerazione è arrivata sul rendimento di Leao, che contro l’Atalanta ha ritrovato dopo tanto tempo la rete in campionato: “Deve giocare per la squadra e con la squadra. Invece gioca prevalentemente da solo. Il temperamento è genetico: ce l’hai o non ce l’hai. Spero che lui ce l’abbia perché, tirandolo fuori, diventerebbe un campione.”

di Lorenzo Di Lauro

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