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Flachi e il vortice della droga: “Hanno provato ad aiutarmi, pensi sempre di smettere e poi…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 18/01/2024

L’ex attaccante della Samp ha parlato del lungo calvario che ha vissuto nel periodo della squalifica. Aver evitato la radiazione è stata la mia fortuna, ma non auguro a nessuno i 12 anni che ho vissuto".

Confessioni, gol e debolezze. Un vortice pericoloso che l’ha risucchiato in maniera inesorabile nel tunnel della droga. Fiorentino con un trascorso con la maglia viola e una vita con quella della Sampdoria. Francesco Flachi si è raccontato in queste ore a Radio Serie A e ha parlato del suo passato burrascoso segnato da una serie di gol, da diversi errori e continui colpi di testa.

“La droga era diventato un divertimento sbagliatissimo. Il malessere mi ha portato a sentirmi meglio soltanto in quel modo. Pensi sempre di poter smettere, ma poi diventano problemi accumulati. Mi squalificarono per due anni e la presi male”.

Un capitolo chiuso quello con il calcio, specie dopo l’avventura con la maglia blucerchiata. Le esperienze successive erano già segnate dalla pesante squalifica. “Con tutto il rispetto per Empoli e Brescia, la mia carriera era già finita dopo i due anni di squalifica. La tentazione rimaneva anche dopo che sono rientrato – ha aggiunto - Non riuscivo a ripartire, mi isolavo e non parlavo con nessuno. Sono stato fermato dopo una partita, giustamente e lì ho iniziato a capire. Davo continuità alla cosa perché mi faceva sentire più forte”.

I momenti più delicati della sua vita con il supporto delle persone vicine. Eppure non sempre è bastato. “Alcuni hanno provato ad aiutarmi, ma devi saper reagire da solo. Pian piano le cose si sono sistemate, ho risolto i problemi e sono diventato un altro Francesco. Aver evitato la radiazione è stata la mia fortuna, ma non auguro a nessuno i 12 anni che ho vissuto".

di Mario Lorenzo Passiatore

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