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La moglie di Mahrez: “Qui non si può nemmeno bere, ho avuto un crollo e…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 23/02/2024

L’ex calciatore del Manchester City, ha lasciato la Premier nell’ultima sessione estiva per una mega offerta milionaria dall’Arabia Saudita. Eppure, in casa non sembrano essere contenti di come stanno andando le cose: “So che c'è un certo conservatorismo e ho chiamato per sapere che vestiti potevamo indossare…”

Cessioni dolorose dopo il momento della firma. Mahrez in estate ha siglato un contratto multimilionario per lasciare il Manchester City e volare in Arabia Saudita con la maglia dell’Al-Ahli. Trenta milioni di motivi per dire sì e salutare il fantastico mondo della Premier League.

In queste ore Taylor Ward, moglie di Mahrez, ha raccontato tutti i suoi disagi a Prime Video, lasciando trasparire un velo di commozione per il difficile adattamento alla nuova vita in Arabia Saudita.

"La vita qui è molto diversa, è difficile. Ci sono momenti in cui non mi piace ma non ho altra scelta. Sono rimasta scioccata quando Mahrez mi ha detto che avrebbe lasciato il Manchester City e che ci saremmo trasferiti a Jeddah. Mi ha detto che faceva parte del gioco".

I primi imbarazzi in piscina, per capire quali indumenti potesse indossare insieme alla figlia appena nata. La risposta ha totalmente spiazzato la nota influencer. "So che c'è un certo conservatorismo e ho chiamato per sapere che vestiti potevamo indossare, se dovevo coprirmi per entrare in acqua. Invece mi hanno detto 'Scusate ma la piscina è riservata solo agli uomini'.

Il primo impatto con la nuova realtà è stato a dir poco traumatico, la fase di ambientamento altrettanto difficile, anche per le cose più semplici e scontate. Ma dopo aver firmato un ricchissimo triennale, la moglie ha messo da parte qualsiasi forma di scetticismo.

“Confesso di aver avuto un crollo, questa cosa mi ha colpito molto. So che può sembrare stupido, non mi piace nemmeno nuotare o bagnarmi i capelli, ma quella realtà mi ha colpito. Non ci siamo trasferiti in Spagna o in un Paese simile, è un modo diverso di vivere. Me ne sono resa conto veramente solo quando Riyad mi ha spiegato che qui non si può bere. Un amico mi ha detto 'Ma puoi bere a casa', invece non si può fare, non puoi nemmeno comprare l'alcol in aeroporto. Nessuno verrà a trovarmi".

di Mario Lorenzo Passiatore

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