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Tevez svela: “Non ho mai imparato l’inglese per scelta. Vi dico i motivi…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 27/12/2023

Nonostante la lunga permanenza in Inghilterra, il calciatore argentino si è sempre rifiutato di parlare in inglese, non accettando mai loro cultura. “La verità è che sono stato solo per lavoro, ma non era mia intenzione…”

West Ham, Manchester United e Manchester City. In Inghilterra ha vissuto per sette lunghi anni prima di approdare in Italia per due stagione nella Juventus. L’Apache non è mai stato uno semplice da gestire e spesso ha fatto scelte impopolari, come il passaggio da una sponda all’altra di Manchester.

I tifosi dei Red Devils bruciarono la sua maglia bollandolo come un vero e proprio traditore. In queste ore ha rilasciato un’interessante intervista a Radio D Sports, raccontando il rapporto mai sbocciato con gli inglesi e la loro cultura. Ha vissuto nel Regno Unito ma ha sempre rifiutato qualsiasi forma di integrazione per una serie di motivi personali.

"Ho avuto un problema culturale con loro, perché i racconti di mio zio hanno segnato la mia infanzia. Mio zio giocava nel River, era l'unico tifoso del River in famiglia, giocava nella squadra riserve. Proprio quando avrebbe dovuto disputare una partita con la prima squadra, fu reclutato per la guerra delle Falkland e non poté mai coronare quel sogno. È diventato un alcolizzato dopo la guerra, è stato molto male. Eravamo molto vicini e questo ha avuto un impatto enorme su di me.

Giocare in Inghilterra per sette anni è stato solo per lavoro, non mi sono mai adattato alla cultura inglese. Non avevo intenzione di imparare l'inglese per ragioni mie. Le mie figlie parlano inglese, studiano in inglese".

di Mario Lorenzo Passiatore

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