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Ozil al Bayern saltò per “colpa” di una donna, anzi di una storia d’amore

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 11/11/2023

L’ex calciatore tedesco era vicinissimo a indossare la maglia del Bayern Monaco, ma secondo un retroscena svelato dal padre, la dirigenza non si portò a casa il calciatore per le sue vicende private. Una storia d’amore indigesta.

Storie vere di trattative importanti. I retroscena sono ovunque, specie per gli affari di un certo rilievo. Mesut Ozil al Werder Brema era uno di quei calciatori in grado di mettere d’accordo tutti. Dagli osservatori, agli allenatori, fino ai presidenti. “Giocatore completo da acquistare”. Nell’estate del 2010 piombano tutti i top club: Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco.

Gli argomenti interessano al Werder e il calciatore non ha che l’imbarazzo della scelta. In Baviera decidono di affondare per anticipare la concorrenza. Proprio come racconta il padre di Ozil che era convinto di chiudere con il Bayern, ma a un certo punto la trattativa subì una brusca frenata. Riflessioni sulla vita privata del calciatore, come spiega il padre ai media locali. “Nel 2010 Mesut è quasi finito al Bayern Monaco invece che al Real Madrid, ma i tedeschi non hanno preso bene il suo rapporto con Lagerblom”.

Insomma colpa di Anna-Maria Lagerblom, un’attrice tanto chiacchierata in quel periodo, di sette anni più grande di lui. Al Bayern non se la sono sentita di aggiudicarsi le prestazione di uno dei calciatori più forti in circolazione. Eppure, la love story con l’attrice si è poi conclusa a distanza di qualche mese, a novembre 2010 per l’esattezza. A ripensarci, forse, si sarebbe potuto fare di meglio. Nella trattativa si è inserito Mourinho che da uno spiraglio iniziale, ha trovato un’autostrada per portarlo a Madrid.

Restò con i Blancos per tre stagioni prima di trasferirsi all’Arsenal.  Una donna può influire sul buon esito di una trattativa di mercato? Stando alle parole del padre, pare proprio di sì. E al Bayern erano davvero attenti a tutto. Pazienza, invece del treno per Monaco, ha prenotato un bell’aereo per Madrid. Non è andata poi così male al povero Mesut.

di Mario Lorenzo Passiatore

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