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Di Nunno tuona: “Vi dico quanto ci costa ogni partita a 230 chilometri da casa. Così ci rovinano”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 02/09/2023

Il numero uno del club lombardo ha annunciato con grande rammarico che il nuovo campionato di B porterà via tante risorse alla società. Il disagio dello stadio potrebbe pesare alla lunga: “Se ci costringeranno a giocarci per cinque volte, sarà un bagno di sangue per il nostro club. Così ci rovinano…”

Il Lecco in Serie B, come deciso dal campo e soprattutto dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Perugia. E’ stata un’estate molto calda fatta di continui ribaltoni, con i lombardi che rischiavano di ritrovarsi addirittura fuori dai professionisti. Una vera e proprio battaglia burocratica che ha visto in prima linea il vulcanico presidente Di Nunno.

Adesso è il momento di fare i conti e capire cosa vuol dire non utilizzare il proprio stadio. Il Lecco non potrà giocare al Rigamonti – Ceppi e traslocherà (per le gare casalinghe) all’Euganeo di Padova, a circa 230 chilometri dalla sede ufficiale. Insomma, una bella traversata che non riscuote i favori del presidente. Di Nunno, nel corso dell’ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha snocciolato un po’ i dati circa le spese cui dovrà farsi carico. Sarà una serie B lunga e tanto costosa.

"Se ci costringeranno a giocare per cinque volte, sarà un bagno di sangue per il nostro club. Così ci rovinano. Solo il campo, per una partita di neanche due ore, viene a costarmi ben 30mila euro - ha confermato Di Nunno -. Se si considera tutto il resto, poi, come il viaggio di andata e quello di ritorno, la notte in hotel, i pasti, la cifra si arrotonda sui 50 mila euro a partita. Senza contare la scomodità di dover partire il giorno prima del match". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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