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Sampdoria, Lanna: “Vi racconto l’ultimo desiderio di Vialli”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di NBC

Pubblicato il 18/01/2023

L’attuale numero uno della Samp ha parlato di Vialli e Mihajlovic, due vecchi compagni di viaggio in blucerchiato. Lanna ha svelato l’ultimo desiderio di Luca nel corso delle loro chiacchierata notturne: “Lui ha sempre manifestato la voglia di…”

Luca e Sinisa nel segno della Sampdoria e nel ricordo di Marco Lanna, presidente dei blucerchiati ed ex compagno di Vialli e Mihajlovic. Ha speso parole forti, tra storie e aneddoti del passato che ha avuto il piacere di condividere con loro. Nel corso de “I lunatici”, il format di RaiRadio2, il presidente della Samp ha raccontato l’ultimo desiderio di Vialli. Più volte si sono confrontati, il sogno era quello di tornare a casa, magari sotto altre vesti.

“Con Luca ho condiviso il periodo in cui doveva comprare la Sampdoria con gli americani. È venuto tante volte a Genova in incognito. È stata una delle prime persone che ho chiamato quando mi hanno chiesto di diventare presidente della Sampdoria. Sapevo quanto tenesse a questa carica. Lui ha sempre manifestato la voglia di tornare alla Samp. Abbiamo condiviso il progetto, i programmi, ci siamo sentiti tantissime volte, in colloqui notturni, per confrontarci, gli chiedevo consigli.

Dall’aspetto professionale a quello umano, il vero fattore che ha unito tutti gli amici, concordi nel riconoscere le sue doti di leader buono. Per Lanna è stato più di un compagno e ha rivelato le percezioni che ha avuto negli ultimi periodi, prima che la malattia tornasse a far la voce grossa.

“Non è stato solo un grande campione di calcio ma era anche un grandissimo manager. Per me è stato un duro colpo perdere un amico, una guida, una persona speciale. Nel suo profondo sapeva che non sarebbe diventato vecchio. Sapeva che prima o poi il suo fisico non avrebbe più retto. Credo che fosse sereno. Pronto”.

Da Vialli a Mihajlovic, un altro personaggio super carismatico, Lanna ha avuto il piacere di conoscerlo prima da avversario e poi da compagno di squadra.Sinisa è sempre stato un grande leader. Ci ho giocato contro prima della finale di Coppa dei Campioni con la Stella Rossa e già all’epoca era tra i più temuti. Poi abbiamo giocato insieme a Roma nel 1993. Lì capii il suo spessore. Nella Roma di Mazzone. Poi lui andò alla Sampdoria. Si capiva la forza che aveva dentro, la cattiveria agonistica e la forza del grande trascinatore. C’era sempre, pronto a combattere per i compagni. Anche lui un po’ come Vialli, bastava guardarlo negli occhi per capire che cosa voleva trasmettere".

di Mario Lorenzo Passiatore

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