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Gli innovativi allenamenti del Real: la 'barriera intelligente'...
01/09/2022
di Lorenzo Di Lauro
I Blancos per ora sono stati autentici cecchini dei calci piazzati: già due gol su punizione con due tiratori differenti, frutto di un metodo di allenamento davvero innovativo, svelato attraverso la pagina Instagram ufficiale del club.
Da tempo il Real è una delle squadre più attente e concentrate sui gesti tecnici, come rovesciate, acrobazie, colpi di tacco, rigori. Dopo l’addio di Cristiano Ronaldo è però mancato un vero e proprio specialista sulle punizioni, su cui si sono alternati in tanti negli ultimi anni. In questa stagione però il Real sembra aver trovato la formula giusta per far male ai portieri avversari anche su calcio piazzato diretto.
Così nelle prime partite di Liga è già andato a segno due volte da tiro da fermo con due marcatori diversi (Alaba e Benzema), dimostrando di avere a disposizione un buonissimo numero di tiratori e di sfruttare ampiamente nelle sedute di allenamento le innovazioni tecnologiche messe a disposizione da Florentino Perez.
UN’APP AL SERVIZIO DEGLI ALLENAMENTI DI ANCELOTTI
Attraverso un’app comandata da uno degli assistenti di Carlo Ancelotti, da un computer vengono alzati o abbassati dei manichini, che vanno a comporre la cosiddetta barriera intelligente, in sostituzione delle tradizionali sagome. Tramite i propri canali social, il Real ha mostrato il suo “segreto” al pubblico, con diversi tiratori a provare il particolare metodo: Kroos, Modric e Mendy, ad allungare la già folta lista di specialisti.
Non è un caso che il Real Madrid, che ha investito cifre esorbitanti per il rinnovamento del Santiago Bernabeu, punti fortemente sul rinnovamento e sulla tecnologia per confermarsi tra i club più forti del mondo. Se nella squadra i vari Tchouamenì, Rudiger prendono il posto dei partenti, in allenamento droni, app e non solo facilitano il compito del mister, permettendogli di raggiungere livelli di precisione sempre più soddisfacenti. E i risultati danno ragione alla strategia merengue, almeno stando agli ultimi mesi perfetti.
di Lorenzo Di Lauro
