Riparte la
nuova stagione, tornano le conferenze pre-gara, quelle impegnative con tanti
temi sul tavolo. Non solo campo, preparazione, primo undici dell’anno e ancora
mercato. Già, perché ci sono ancora due settimane che possono cambiare la
fisionomia delle squadre. Con un Mondiale di mezzo a dicembre, come ulteriore
elemento di disturbo per i club.
Il Bologna
ha fatto muro per Arnautovic, richiesto dal Manchester United, e sta lavorando
per completare l’organico. La prima conferenza di Sinisa Mihajlovic non è stata
poi così tranquilla. L’allenatore serbo ha risposto in maniera seccata alle
domande inerenti il mercato. C’è stato uno scambio di battute piuttosto intenso
con un giornalista.
“Ero sicuro che avresti fatto domande
sul mercato, avrei scommesso un litro di sangue. Devi cambiare perché sei
troppo noioso, le domande le so già, so già in anticipo quello che mi chiedi”. Il giornalista poi ha replicato a
tono alle parole di Miha e ha cercato di portare a casa il titolo di giornata: “Io però non so quello che mi rispondi,
perché c’è un pezzo di città che è un po’ preoccupata”.
Altro ping
pong comunicativo, con la palla che passa nuovamente all’allenatore rossoblù,
tra l’imbarazzo di De Silvestri e Soriano, i due veterani che si sono
presentati in sala stampa per parlare della nuova stagione.
“Il mercato è finito? C’è ancora
tempo? Il mercato è finito? No, c’è ancora tempo, bisogna avere fiducia nella
società, loro faranno tutto quello che c’è da fare per rendere questa squadra
competitiva e ancora più forte. Non ho nessun dubbio su questo. Di mercato
parleremo quando finirà, il primo settembre, o ne parlerete direttamente con
chi lo fa. Io sono l’allenatore e alleno la squadra che la società mi mette a
disposizione”.
La chiosa finale è sul primo appuntamento della
stagione, la partita con la Lazio. Un modo per rimarcare la sua fede e tutto il
suo affetto per i colori biancocelesti. "Sono curioso anch'io di vedere la nuova Lazio di Sarri. Tifo Lazio, quando gioco contro no. Diciamo che se perdo contro di loro mi rode meno. Speriamo di vincere".
di
Mario Lorenzo Passiatore